Regione Lazio: forum sulla criminalità a Roma e nel Lazio
Dopo i dati “allarmanti sulla criminalità a Roma e nel Lazio” la giunta regionale il 27 ottobre ha dato vita al primo forum sulla sicurezza, puntando sul rilancio del ruolo della Polizia Locale. Organizzato dall’assessora Luisa Regimenti, alla presenza del ministro degli esteri Antonio Tajani, del presidente Francesco Rocca, gli stati generali di oggi sono […]
Dopo i dati “allarmanti sulla criminalità a Roma e nel Lazio” la giunta regionale il 27 ottobre ha dato vita al primo forum sulla sicurezza, puntando sul rilancio del ruolo della Polizia Locale.
Organizzato dall’assessora Luisa Regimenti, alla presenza del ministro degli esteri Antonio Tajani, del presidente Francesco Rocca, gli stati generali di oggi sono stati occasione di confronto tra le istituzioni ed esponenti del Parlamento, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia locale e della società civile come Don Coluccia. Tutto questo per far nascere “sinergie e proposte per una Regione più sicura”.
“Questo è un momento di dialogo e riflessione e deve diventare un appuntamento con una cadenza precisa. Nei prossimi incontri sarà importante iniziare a verificare le buone prassi e le difficoltà che incontreremo, perché quello sulla sicurezza non sarà un cammino facile: inutile farsi illusioni”, ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca . “C’è la ferma volontà di procedere in un cammino chiaro, dove tutte le istituzioni sono coinvolte, e che passa attraverso una serie di elementi che devono trovare la massima sinergia- ha spiegato Rocca- La sicurezza passa attraverso il ruolo prezioso delle forze dell’ordine e, a livello internazionale, attraverso quello coordinato delle nostre forze armate ma anche attraverso il dialogo e la ricerca di punti di contatto per prevenire l’insicurezza sia a livello globale che territoriale. Serve la capacità di analisi, dialogo e prevenzione di quelle che, in un corpo sociale, definisco forme tumorali su cui abbiamo la necessità di intervenire attraverso le forze dell’ordine ma anche tagliando i ponti a tutto cio’ che alimenta questo cancro”. Rocca ha poi avvisato: “Guai a guardare il tema sicurezza solo attraverso la repressione, che pure serve. A noi amministratori locali serve lavorare in tutti quei settori dove possiamo prevenire ogni forma di insicurezza, dove si può generare rabbia ed esclusione sociale, dove si nega il diritto allo studio. Ad esempio, quando un ragazzo a Tor Bella Monaca ha due opzioni per fare il liceo classico, una delle quali è arrivare a Palestrina. Devono uscire da casa la mattina con l’elmetto da minatore e faretto”. Il presidente è rimasto “basito dal dato che vede Roma terza città più pericolosa d’Italia, dopo Milano e Rimini. Abbiamo tanto da lavorare nelle nostre periferie, accompagnare il lavoro degli amministratori locali, ascoltarli e lavorare su nuovi patti. Inoltre dobbiamo aiutare una migliore azione amministrativa per fare si’ che sempre minore sia il rischio del fenomeno della corruzione nei processi amministrativi. Sosterrò fortemente la creazione dell’accademia della Polizia locale”.
