Il Consiglio regionale del Lazio ha abrogato, con 29 voti favorevoli e 13 contrari, la legge regionale con cui nel luglio del 2022 la stessa assemblea della Pisana aveva istituito gli Egato, gli enti di gestione degli ambiti territoriali ottimali relativi ai rifiuti. Tutte le opposizioni hanno votato contrariamente alla proposta di legge avanzata dalla giunta Rocca.
Egato: enti di gestione di ambito territoriale ottimale, concepiti per occuparsi direttamente del ciclo dei rifiuti e dei quali fanno parte tutti i comuni dei distinti ambiti territoriali (Ato) uno per ogni provincia e due distinti per Roma (uno per Roma Capitale e uno per gli altri 120 comuni della Città Metropolitana).
Dovevano sostituire i Comuni nella gestione dei rifiuti. Gli Egato nel Lazio non esistono più. Anzi, in molti casi non hanno fatto neanche in tempi a entrare in funzione.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza anche due proposte di deliberazione che modificano il piano rifiuti. Riguardano l’introduzione del piano per la riduzione degli imballaggi nelle norme regionali, come richiesto dalle direttive europee per poter attignere a finanziamenti per gli impianti e una modifica che riporta all’interno delle tutele attuali anche gli impianti esistenti in caso di varianti sostanziali. La norma – come spiegato dall’asssore Ghera – “è stata pensata per salvaguardare e tutelare maggiormente la salute pubblica e i nostri territori perché le varianti per gli impianti esistenti potranno essere possibili solo se in coerenza con i criteri”.
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