Legambiente: comuni ricicloni Tivoli (77,6%) e Guidonia (70%)

L’ottava edizione dell’Ecoforum del Lazio si è svolta nei giorni scorsi durante la quale Legambiente ha diffuso i dati regionali sulla produzione e gestione dei rifiuti (dati Arpa Lazio relativi al 2022). Dal rapporto emerge come la raccolta differenziata dei rifiuti urbani sia cresciuta di poco nel Lazio, migliorando di 0,8 punti percentuali e raggiungendo il 54,23%, ma […]

Legambiente: comuni ricicloni Tivoli (77,6%) e Guidonia (70%)

L’ottava edizione dell’Ecoforum del Lazio si è svolta nei giorni scorsi durante la quale Legambiente ha diffuso i dati regionali sulla produzione e gestione dei rifiuti (dati Arpa Lazio relativi al 2022). Dal rapporto emerge come la raccolta differenziata dei rifiuti urbani sia cresciuta di poco nel Lazio, migliorando di 0,8 punti percentuali e raggiungendo il 54,23%, ma rimanendo ancora lontana dal valore medio nazionale del 64%. La frazione più raccolta in assoluto, in continua crescita negli anni, è l’organico che rappresenta ben il 43% della differenziata poi carta e cartone il 28% e vetro 15%. Lazio terzultimo in Italia per percentuale di raccolta differenziata, a Roma miglioramento impercettibile ma tanti i comuni virtuosi, specie nelle piccole realtà. 

Un dato importante riguarda i Comuni con più di 50mila residenti. In questa categoria sono stati premiati 6 “Comuni ricicloni”, ovvero quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Al primo posto di questa classifica troviamo Velletri con il 78%, al secondo Tivoli con il 77,6% e quindi Fiumicino con il 76,6%.

Interessante è vedere anche i comuni che si trovano immediatamente sotto il podio, proprio per capire che tipo di impegno queste amministrazioni abbiano dedicato alla raccolta differenziata. Nella lista seguono Guidonia Montecelio con il 70%, Aprilia con il 69,8% e Pomezia con il 69,6%.

Tra le province la migliore è Viterbo, che supera il 64%, seguita da Frosinone, Latina e Rieti, ultima la città metropolitana di Roma, ferma appena oltre il 52% e inchiodata dal dato della capitale.
Secondo Legambiente servono – a Roma e non solo – gli impianti dell’economia circolare e l’aumento del porta a porta, mentre l’associazione resta contraria a un nuovo termovalorizzatore.