Tivoli: il Cis “nelle favole…valori e morale” all’hotel Cristallo

Venerdì 24 maggio nella suggestiva cornice dell’Hotel Cristallo, ospiti di Giuseppina Cofini,   si è tenuto uno spettacolo che ha visto protagonisti i “ragazzi”  del Centro di Integrazione Sociale di Tivoli. La scelta della location non è stata certamente casuale: infatti da anni la nostra concittadina,  all’impegno manageriale nel settore alberghiero,  ha aggiunto quello nel sociale.  Voluto fortemente dalla Cofini il progetto “Inclusive Hotel” ( per una ricettività inclusiva che abbatta tutte le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche culturali e sensoriali)  è stato esteso non solo all’Hotel Cristallo ma all’intera catena Best Western. 

Inoltre non è la prima volta che le porte dell’ Hotel Cristallo vengano aperte- a titolo gratuito- per ospitare  manifestazioni benefiche.

Il Centro di Integrazione Sociale opera a Tivoli da 40  anni come associazione Onlus senza fine di lucro, il cui scopo fondamentale è quello di facilitare l’inserimento sociale del disabile attraverso l’assunzione di un ruolo attivo, e proprio questo spettacolo è stata  la dimostrazione che,  se si lavora “con la persona”,  tutto ciò è possibile.

Grazie soprattutto  all’impegno profuso da Roberta Pizzurro e Sabrina Scattoni insegnanti al CIS,  nonchè alla collaborazione di HUB DANCE STUDIO, che ha messo a disposizione la scuola per le prove e alcune allieve durante lo spettacolo, l’ ASSOCIAZIONE  CHARMONIE  APS che insieme alla SCUOLA EUTERPE ha curato la parte musicale,e alla Parrocchia San Bernardino da Siena , è stato possibile realizzare lo spettacolo.

La manifestazione è stata presentata da Matteo Pizzolorusso.  Si è iniziato con la lettura di due poesie a cura di  volontari CIS (“Il  cielo  è di tutti” di Rodari e “Scopri l’Amore” di Ghandi). C’è stato poi  un alternarsi di favole classiche -alcune di Esopo – raccontate dai ragazzi e  seguite da un brano musicale  a tema anch’esso cantato dai ragazzi . La tartaruga e la Lepre con la canzone “Non mollare mai” ; La cicala e la formica con la canzone balletto “Cicale” ; Il Sole ed il vento seguita dal classico “O sole mio”;  IL Leone ed il topo seguito da un balletto con la musica di “Speedy Gonzales” ; Pinocchio con l’omonima canzone “Carissimo Pinocchio”; I tre porcellini con balletto.

Ma, al di là della cronaca,  per quanto dettagliata,  dello spettacolo, ciò che ha pervaso l’intera platea  presente è stata l’emozione suscitata da questi ragazzi nel cimentarsi in canti, recitazione, ballo.

Ciò che ha colpito lo spettatore è stata la determinazione, l’impegno, la voglia di riuscirci, perché no il coraggio di esporsi.

Ma, mentre scrivo, mi sto rendendo conto che sto incappando in un errore: sto dando per scontato che tutti sappiano chi siano  i ragazzi che frequentano il CIS.

Si tratta si di ragazzi ma per lo più di adulti, anche maturi, sia uomini che donne ,affetti da gravi disabilità che riguardano non solo, in alcuni casi,  la sfera fisica, ma essenzialmente quella psichica.

Pertanto quando uno dei “ragazzi” riesce a concludere una frase anche di poche parole o  un verso o riesce a fare un semplice passo di ballo,  e se ne rende conto, i suoi occhi brillano, ciò che trasmette è  un attimo di felicità e – retorica a parte- chi assiste non può non condividere questo momento di  gioia.

 

Non c’è da meravigliarsi, tantomeno da vergognarsi se tra il pubblico,   in alcuni momenti  la commozione ha preso il sopravvento (sottoscritto compreso).

Non abbiamo certo assistito al classico saggio di fine d’anno di una scuola di danza, di musica, di recitazione (senza nulla togliere a tali saggi), ma a qualcosa che va oltre la semplice esibizione.

Dopo le favole la presentazione di collaborazioni e nuove progettualità con l’esibizione canora di suor Rosa, 

Leonardo, Gisella con il coro mani bianche.

Nella fase conclusiva della kermesse c’è stato un duetto canoro con le note di “Felicità” , un balletto: “Danza Kuduro”

Gran finale con i ragazzi del CIS, le allieve di danza, i cantanti  a a cimentarsi nel brano  “Credere negli esseri umani”.

Prima dell’aperitivo offerto dalla padrona di casa e dei dolci preparati dagli allievi di Tivoli Forma,  il CIS a ricordo della manifestazione,  ha consegnato una targa a Giuseppina Cofini e alle insegnati Roberta Pizzurro e Sabrina Scattoni. 

Domenico Formiglia

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