Al Museo dell’Aquila Reale di Licenza tripla esposizione
Il sabato 21 settembre alle ore 11:00, il Museo dell’Aquila Reale, grazie il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Licenza, inaugurerà due mostre e uno spazio dedicato ai percorsi di ricerca artistica, accomunati dal dialogo profondo sulla memoria, la dimensione collettiva, la cura e la trasformazione del territorio. La prima esposizione presenta due installazioni dell’artista italiano Italo […]
Il sabato 21 settembre alle ore 11:00, il Museo dell’Aquila Reale, grazie il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Licenza, inaugurerà due mostre e uno spazio dedicato ai percorsi di ricerca artistica, accomunati dal dialogo profondo sulla memoria, la dimensione collettiva, la cura e la trasformazione del territorio.
La prima esposizione presenta due installazioni dell’artista italiano Italo Carrarini. La prima, intitolata “Biblioteca di ©ampagna”, è un piccolo fondo librario concepito per valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della comunità locale. La seconda installazione include un video – realizzato in collaborazione con l’artista e ricercatrice Paula Caccavale e lo scrittore Antonio Francesco Perozzi – e tre opere di medio formato che Carrarini, attraverso il suo linguaggio concettuale, dona alla comunità di Licenza. Le opere esplorano la sovrascrittura e l’asemicità, ponendo interrogativi sulla frattura tra linguaggio e immagine, e creando uno spazio vuoto che invita lo spettatore a una lettura non convenzionale.
La seconda mostra ospiterà il progetto “Omaggio al lavoro collettivo dell’UNCTAD III” e “l’Archivo Emotivo amateur” dell’artista cilena Daniela Pizarro (Dani Negri). Questi lavori rendono omaggio al monumentale tessuto creato per la terza Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD III), recuperando la memoria dell’epoca in cui nacque il celebre edificio che accoglieva opere di arte popolare, simbolo del governo di Salvador Allende, e il suo smembramento da parte delle forze militari durante la dittatura in Cile. Attraverso l’arte tessile e un archivio documentale-emotivo, Pizarro ci invita a riflettere su una storia collettiva “non raccontata”, legata al tessuto sociale cileno in un momento cruciale della sua storia. L’esposizione, che introdurrà una seconda mostra dell’artista a Licenza, è possibile grazie al finanziamento del Ministero degli Affari Esteri del Cile – Direzione degli Affari Culturali (DIRAC).
Contestualmente, sarà inaugurato un nuovo spazio dedicato ai percorsi di ricerca artistica svolti nella Valle dell’Aniene, concepito come un ponte tra arte contemporanea, natura e comunità. A inaugurare questo spazio sarà l’artista e ricercatrice cilena Carla Motto, con una parte delle opere del progetto “Coltivare le Convergenze”, che riflettono sulle connessioni tra le pratiche e i saperi ecologici dell’agricoltura, e che mira a rendere visibili le relazioni identitarie tradizionali e documenta come queste forme si siano modificate sotto l’idea che il «progresso» viene pagato dalla terra e dai corpi.
Un filo comune lega profondamente le tre esposizioni di Italo Carrarini, Daniela Pizarro e Carla Motto: il concetto di memoria collettiva e personale, intessuta attraverso segni, gesti e narrazioni stratificate. Carrarini, con la sua ricerca asemica e concettuale, frammenta il linguaggio e lo riordina in forme visive che sfidano il significato tradizionale, creando uno spazio in cui il vuoto diventa occasione di riflessione. Pizarro, attraverso la sua arte tessile, ricostruisce la trama storica e sociale del Cile, legando fili di memoria condivisa e personale per riscoprire storie dimenticate. Infine Motto, con la sua pratica artistica, intreccia anch’essa memoria e identità, esplorando il rapporto tra il sé e la comunità, utilizzando elementi materiali e simbolici per rappresentare il legame profondo con il territorio e con le narrazioni collettive.
Tutti e tre gli artisti, pur operando in ambiti distinti, offrono al pubblico uno sguardo su come l’arte possa diventare uno strumento di resistenza e riconciliazione, unendo storie individuali e collettive attraverso il gesto condiviso: che sia con inchiostro, fili o materiali simbolici, le loro opere parlano della fragilità e potenza della memoria, e del suo ruolo nel plasmare la nostra comprensione del passato e del presente. Siete tutti invitati a partecipare a questa celebrazione artistica e culturale.
Info e contatti:
Museo dell’Aquila Reale
SP34/b, 00026 Civitella, Licenza
SP34/b, 00026 Civitella, Licenza
