Trasporto pubblico locale: ancora un rinvio!
Ancora rimandato l’avvio della riforma del Trasporto pubblico locale che ne rivoluzionerà l’intero sistema regionale coinvolgendo anche le linee extraurbane gestite dal COTRAL. Per esse è previsto un ridimensionamento dagli attuali 75,5 milioni di chilometri/anno a 67,5. Una riduzione di ben 7,55 milioni di chilometri/anno ma non è ancora dato sapere quali saranno i ridimensionamenti […]
Ancora rimandato l’avvio della riforma del Trasporto pubblico locale che ne rivoluzionerà l’intero sistema regionale coinvolgendo anche le linee extraurbane gestite dal COTRAL. Per esse è previsto un ridimensionamento dagli attuali 75,5 milioni di chilometri/anno a 67,5. Una riduzione di ben 7,55 milioni di chilometri/anno ma non è ancora dato sapere quali saranno i ridimensionamenti sulle linee extraurbane.
La gestione dei privati
L’avvio del nuovo sistema del Tpl è stato per ora rimandato al 1° Giugno 2025 ma la complessità e la mancata, per ora, condivisione sul campo dei percorsi ipotizzati suscita dubbi. Attualmente la gestione dei servizi di trasporto pubblico comunali è affidata a privati in conseguenza di bandi pubblici che, in alcuni casi, risalgono a molti anni addietro ed ogni anno sono stati prorogati, su autorizzazione regionale. La Regione Lazio provvede al finanziamento dei costi mentre è a carico dei Comuni l’Iva. Il percorso amministrativo e progettuale della grande riforma è iniziato nel 2020 con le prime conferenze alle quali erano stato chiamati i Comuni della Regione. Seguirono una serie di incontri nei quali furono presentate le 11 Unità di rete in cui è stato frazionato il territorio regionale con i relativi progetti. Seguirono una fase in cui i Comuni presentarono le loro osservazioni ed una dura contrattazione tesa a riacquisire linee eliminate a scapito di interi quartieried estensioni del TPL a Comuni che se ne erano visti privare in cambio di un discutibile servizio a chiamata di dubbio funzionamento.
La rete Valle Aniene
Tra le undici unità di rete la numero 5 Valle dell’Aniene comprende il territorio i cui estremi vanno dai comuni di Guidonia e Vallepietra ad Arcinazzo e Vivaro Romano, Valle Ustica e Valle Empolitana comprese. Vista l’estensione territoriale e l’entità degli abitanti, sono state create cinque sub unità. Per il territorio tiburtino è stata creata la Sub Unità di rete definita Tivoli-Guidonia che comprende anche i comuni di Marcellina e San Polo dei Cavalieri. Il progetto si basa su una popolazione di 144.2423 abitanti, 14 istituti scolastici e 7 servizi sanitari, prevede 10 linee di servizio bidirezionali interne e tra i comuni per una rete di 124 chilometri. Le corse giornaliere programmate nel periodo invernale, che è quello in cui l’utenza è maggiore, saranno 349 nei giorni feriali, 234 nei prefestivi e 132 nei festivi. Nel periodo estivo la riduzione sarà di circa il trenta per cento ma non uniformemente applicata. Si notano linee di indirizzo progettuali che vedono l’intenzione di privilegiare i collegamenti verso le stazioni ferroviarie, Montecelio-Stazione di Guidonia e Bagni di Tivoli per esempio, San Polo dei Cavalieri-Stazione Rfi Marcellina-Tivoli, Arci-Tivoli centro-Stazione di Tivoli, anche se il raddoppio tra Roma e Guidonia è ancora in fase di realizzazione e non è detto che entri in funzione per il Giubileo del prossimo anno.
Gli incontri con le amministrazioni
Si tratta comunque di ipotesi ancora da valutare, non sembra che i percorsi ipotizzati si basino sulle reali condizioni del traffico e della percorribilità effettiva che, su alcune strade, dovrà confrontarsi necessariamente con le esigenze consolidate di parcheggio o con i sensi unici in vigore. Incontri con le amministrazioni comunali e con le Polizie locali dei comuni saranno indispensabili in tempo utile. Allargando lo sguardo alla proposta dell’intera Unità di rete 5 salta agli occhi, per i piccoli comuni, l’istituzione del servizio a chiamata per 16 linee su 18 e l’assenza totale del servizio festivo che non è dato salpere se e come potrà integrarsi con quello effettuato dal COTRAL.
Il finanziamento alle Regioni
Intanto ASTRAL ha, con base i progetti inviati ai comuni, pubblicato e assegnato, senza che ne siano stati ancora resi pubblici gli esiti, i bandi per la gestione delle Unità di rete. Risultato che gli attuali gestori non hanno, ovviamente, intenzione di investire in nuovi bus nell’incertezza di essere confermati nelle gestioni anche se la clausola di salvaguardia per il personale dovrebbe essere applicata. Ad aggiungere complicazioni il Governo Meloni, per la prima volta dal 2017, nella legge finanziaria 2024 non ha inserito la dotazione precedentemente destinata alle Regioni per il finanziamento annuale del Fondo nazionale per interventi sul trasporto pubblico locale. (Gianni Innocenti)
