Sergio Marcangeli, 62 anni, sposato, due figli, una bella nipotina di nome Patrizia è il classico esempio di chi, una volta andato in pensione, anziché riposarsi, come peraltro sarebbe giusto, utilizza il maggior tempo a disposizione per coltivare le passioni egli hobby.
Il nostro conterraneo (abita a Villanova di Guidonia) ha una grande passione (sin da ragazzo) e cioè la “Musica” in tutte le sue espressioni: canta, suona,scrive, arrangia, ha un suo gruppo musicale. Oltre alla musica, adesso, ha incrementato anche l’impegno nel sociale: è uno dei più attivi protagonisti della Pro Loco di Orvinio (le cui azioni sono mirate a far sopravvivere il piccolo borgo reatino).
Di recente l’ho ritrovato in TV alla trasmissione pomeridiana Bella Mà: programma, condotto e ideato da Pierluigi Diaco, nel quale si sfidano due generazioni : la “Z” (i giovani con età compresa tra i 18 e i 25 anni) e i Boomer (gli over 55 anni); sfida che avviene a colpi di video brevi, gare di ballo, di canto, di recitazione e talk di attualità. Sergio, insieme ad un altro concittadino: il tiburtino Ivano Osimani fa parte dei Boomer. Da qui l’idea di scambiare quattro chiacchiere con lui davanti ad un caffè.
Sergio raccontaci come e perché ti ritrovi a Bella Mà
Sono tante le motivazioni: innanzitutto perché spinto dalla mia coach Johanna Pezone, un po’ perché conoscevo la trasmissione basata sul confronto generazionale. Da sempre ho avuto a che fare con i giovani: sia nella mia attività lavorativa, come agente di Polizia Penitenziaria (ho lavorato al carcere minorile) sia nello sport, perché ho anche fatto l’allenatore nelle scuole calcio. Pertanto , l’idea di confrontarmi per l’ennesima volta con la generazione Zeta -i giovani- mi intrigava. Da qui il provino e la convocazione.
Sono curioso, ma suppongo lo siano anche i nostri lettori, di conoscere il dietro le quinte: a iniziare dalla registrazione della puntata, da eventuali contrattempi, da episodi piacevoli o meno.
Il dietro le quinte è decisamente interessante, perché non ci sono registrazioni, ma si lavora in diretta, quindi massima attenzione a non sbagliare. Pierluigi Diaco ti mette a tuo agio, ti consente di esprimere liberamente ciò che pensi, i tuoi sentimenti. E’ un ambiente sereno che infonde tranquillità. I contrattempi che ci sono, sono relativi ad errori che noi concorrenti possiamo fare (qualche parola sbagliata e cose simili) ma il tutto finisce sempre con una grossa risata.
Come è l’ambiente dello studio?
Una grande famiglia, dove oltre a noi “nuovi” ci sono persone che ci sono da tempo, e che insieme ai tecnici , ai fonici, ai cameraman ci hanno messo subito a nostro agio. Si è creato un clima di amicizia non solo con quelli della mia generazione ma anche e soprattutto con i ragazzi della generazione Z.
C’è conflittualità tra le due Generazioni?
No, conflittualità no, piuttosto parlerei di competitività, ma solo in relazione alle sfide: l’obiettivo è quello di vincere per cui una sana competitività è necessaria. Al di fuori delle gare posso dire che si è creato un ottimo rapporto sia all’interno dei Boomer che tra i Boomer e i ragazzi. Da un punto di vista relazione ti dirò, che nonostante la loro giovane età, c’è sempre qualcosa da imparare e suppongo lo stesso valga per loro.
Sinora tra le varie sfide nelle quali sei stato impegnato c’è qualcuna che ti ha dato maggiori emozioni.
Si. La realizzazione del video sul Santuario della Madonna di Vallebona. Il tema della sfida era: “Bisogna credere alle apparizioni?” una rubrica di don Walter Insero. Io ho scelto il Santuario di Vallebona perché rappresenta per me, come per tutti gli Orviniesi, un punto di riferimento. Sin da bambini cresciamo con il culto della Madonna: ci vengono raccontati aneddoti e storie sull’Icona e sulla realizzazione della Chiesa. Da generazioni in generazioni si tramanda che un giorno, un pastore, mentre tagliava l’erba , udì un grido e guardando il suo falcetto lo vide sporco di sangue. Cercando fra le foglie vide l’immagine della Madonna, ferita ad un labbro. Riavutosi dallo stupore, prese l’immagine e la portò nella Chiesa di Orvinio, ma la mattina seguente era scomparsa: era tornata a Vallebona. Allora i fedeli, capendo che la Madonna aveva ormai scelto la sua casa, raccolsero i fondi per far edificare una chiesa sui ruderi del vecchio castello. Insomma è qualcosa che ti rimane dentro. Peraltro con quel video abbiamo vinto la sfida.
Anche se ancora non è terminata questa avventura, a livello tuo personale, cosa pensi ti lascerà?
Sicuramente si sarà trattata di una bellissima esperienza, dalla quale posso già dire che ne uscirò accresciuto sia umanamente che professionalmente. Da un punto di vista personale una grossa opportunità di confronto con tantissime persone diverse sia come età, come provenienza, come esperienze pregresse. E sembrerà banale, ma come ho già detto prima, ne esco con la conferma che, anche se si è over 60, si ha ancora tanto da imparare. Inoltre ne uscirò con qualche amico in più: si durante questo periodo sono nate nuove amicizie. Per concludere posso dire che sicuramente ci sarà il ricordo di tanta fatica ma anche di tanto divertimento e tante soddisfazioni.
Fino a quando durerà il programma?
Sono 160 puntate e il programma termina i 2 maggio con la speranza di essere riconfermati anche per il prossimo anno.
Allora Sergio ti saluto con l’augurio di rivederti anche la prossima stagione!
Domenico Formiglia
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