Flash Mob a Tivoli: continua la battaglia a sostegno della scuola pubblica
Accadde già dieci anni fa con l’Istituto Tecnico Alessandro Volta, più recentemente nell’ambito dell’istituto comprensivo Tivoli II, quest’anno è accaduto a Guidonia con L’I.C. Montecelio, per il prossimo anno scolastico sarebbe la volta dell’Istituto Comprensivo Tivoli IV Vincenzo Pacifici coinvolto, per la terza volta in pochi anni, in un dimensionamento. Vedrebbe scorporare i plessi scolastici […]
Accadde già dieci anni fa con l’Istituto Tecnico Alessandro Volta, più recentemente nell’ambito dell’istituto comprensivo Tivoli II, quest’anno è accaduto a Guidonia con L’I.C. Montecelio, per il prossimo anno scolastico sarebbe la volta dell’Istituto Comprensivo Tivoli IV Vincenzo Pacifici coinvolto, per la terza volta in pochi anni, in un dimensionamento. Vedrebbe scorporare i plessi scolastici del quartiere di Campolimpido che sarebbero annessi all’I.C Tivoli I tra l’altro coinvolto nella chiusura del plesso di via del Gesù non conforme alla normativa antisismica.
I posti di lavoro
Sembra una ossessione ma tale non è, il fine è sempre lo stesso, risparmiare. La conseguenza ovvia infatti, non dichiarata ma perseguita, è quella della diminuzione dei posti di lavoro: meno dirigenti, meno docenti, diminuzione del personale ATA e di Segreteria. La scusa dietro la quale gli enti responsabili si trincerano è quella della razionalizzazione e rimodulazione del sistema scolastico che sta avvenendo in gran parte delle regioni italiane impegnate in accorpamenti ed eliminazioni di istituti e classi. Non per niente i Sindacati regionali FLC CGIL, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS, ANIEF, hanno emesso un duro comunicato stampa sulla vicenda ridimensionamento nella Regione Lazio che vede coinvolti ventitrè istituti scolastici. Avviene ormai a cadenza annuale, lo scorso anno la mannaia del Piano di dimensionamento era caduta sugli istituti scolastici di Montecelio e Sant’Angelo Romano, quest’anno capita a Tivoli.
Gli istituti coinvolti
Nel decreto con il quale la Città metropolitana di Roma capitale ha preso atto delle risposte delle amministrazioni comunali, ancora una volta c’è il coinvolgimento di tre Istituti comprensivi tiburtini, Tivoli III, Tivoli IV e Tivoli I. La vicenda, secondo quanto emerge dalle rimostranze dei genitori degli alunni interessati, è paradossale e coinvolge l’Amministrazione comunale. In prima istanza, ad agosto, aveva respinto le proposte di dimensionamento ricevute per l’anno scolastico 2025/26, successivamente, a novembre e non è dato sapere in base a quali elementi, è stato proposto un dimensionamento alternativo e più accentuato che prevede l’annessione dell’IC Tivoli III all’IC Tivoli IV scorporando però i plessi scolastici del quartiere di Campolimpido per annetterli all’IC Tivoli I. Immediate le proteste delle famiglie degli alunni coinvolti, che paventano i disagi derivanti dallo spostamento degli uffici scolastici di Tivoli, per non essere state coinvolte nelle decisioni e che nel comunicato reso pubblico scrivono, tra l’altro che “Si è preferito agire ignorando i diretti interessati piuttosto che tutelare alunni, famiglie, operatori e provare a lasciare inalterati plessi, strutture, servizi e consuetudini ormai consolidate e valide.
Frantumazione delle comunità
Ogni Istituto Comprensivo ha la sua identità unica, che arricchisce il nostro territorio. Ogni scuola rappresenta un punto di riferimento per le famiglie, creando legami comunitari importanti. Il dimensionamento proposto frammenterebbe ulteriormente queste comunità e genererebbe impoverimento per chi le abita. … La logica puramente numerica non genera somma di fattori ma perdita di valore, unità e qualità. Un principio puramente numerico che non ha un riscontro nella qualità del risultato. Parlare di scuola significa parlare di futuro. Difendere la scuola significa tutelare il diritto delle comunità locali e dei territori periferici ad esistere, tornare a crescere e avere importanza. Il ruolo del Comune di Tivoli E’ auspicabile che l’attuale amministrazione che guida il Comune di Tivoli, assai vicina politicamente a quella che governa il Lazio e l’Italia, sappia fare fino in fondo la sua parte per tutelare i territori più fragili e centrare un obiettivo decisivo per il futuro dei suoi cittadini.”
Al comunicato è allegato il link https://www.change.org/p/petizione-contro-l-accorpamento-dell-i-c-tivoli-iii-e-dell-i-c-tivoli-iv-v-pacifici? al quale è raggiungibile il testo di una petizione on line che può essere firmata per chiedere: “a tutti destinatari della presente, di abbandonare il proposito di accorpamento degli istituti scolastici Tivoli III e Tivoli IV Vincenzo Pacifici in quanto, oltre ad essere abbondantemente sopra il limite previsto per l’autonomia scolastica, i due istituti costituiscono un baluardo di tradizioni e metodologie didattiche che non devono scomparire.”
La CGIL e il Flash Mob
Il comunicato della CGIL
Alcune settimane fa Roma città metropolitana ha pubblicato l’atto con cui propone l’accorpamento degli istituti di Villa Adriana “Tivoli 3” e “Tivoli 4”. Purtroppo il Comune di Tivoli ha proposto addirittura un ulteriore accorpamento inserendo pure Tivoli 1 dentro il processo di dimensionamento scolastico.
In queste settimane si sono svolte assemblee con le lavoratrici e i lavoratori e una assemblea cittadina che ha visto la presenza anche di consiglieri comunali e regionali. Nonché una petizione, promossa da tanti lavoratori che sta raccogliendo in queste settimane diverse centinaia di firme.
Il 5 dicembre la conferenza regionale, composta da organizzazioni sindacali, Usr, province del Lazione e Regione ha dato parere negativo agli accorpamenti. L’ultima parola ora spetta alla Regione. Non è quindi il momento di demordere.
Martedì 17 dicembre alle 17.30 ci ritroveremo a Tivoli in piazza Plebiscito per un flash mob per continuare a dire che le scuole di Tivoli non si toccano. Invitiamo lavoratori e lavoratrici, rappresentati delle associazioni, studenti, rappresentanti istituzionali e tutta la cittadinanza a partecipare. Non una scuola di meno.
