Alzheimer: protesta degli OSS-ADA a Tivoli

Martedì 18 febbraio una disciplinata ma intensa manifestazione sotto la direzione generale della Asl Rm 5 in via Acquaregna a Tivoli. Un centinaio di operatori, bandiere della CGIL, di Rifondazione Comunista e di Sinistra italiana a supporto degli Operatori Socio Sanitari che prestano la loro opera a favore della Assistenza Domiciliare Alzheimer nei CAD della […]

Alzheimer: protesta degli OSS-ADA a Tivoli

Martedì 18 febbraio una disciplinata ma intensa manifestazione sotto la direzione generale della Asl Rm 5 in via Acquaregna a Tivoli.

Un centinaio di operatori, bandiere della CGIL, di Rifondazione Comunista e di Sinistra italiana a supporto degli Operatori Socio Sanitari che prestano la loro opera a favore della Assistenza Domiciliare Alzheimer nei CAD della ASL Rm5.

Sono stati messi tutti in disponibilità dal 5 febbraio. Le ore di lavoro cui erano assegnati sono state ritenute sociali dalla dirigenza e quindi demandate dalla ASL ai Comuni che dovrebbero sostituirla nel garantirne gli oneri finanziari.

Il provvedimento colpisce gli operatori ed i malati fruitori di assistenza creando importanti condizioni di disagio che, improvvisamente, si sono abbattute sulle oltre centocinquanta famiglie che devono gestire un malato grave e sui centodieci operatori impegnati nella relativa assistenza domiciliare.

Si tratta di una assistenza utilissima a prevenire tutte quelle conseguenze che altrimenti porterebbero a maggiori presenze nelle strutture di ricovero, maggiore uso di farmaci, frequentazione accentuata dei Pronto soccorso. Non è difficile ipotizzare un ulteriore aggravamento di un sistema sanitario già di per sé insufficiente e lacunoso.

La riduzione dei fondi regionali destinati alla sanità ed ai servizi sociali, provoca conseguenze che appesantiscono il sistema sociale e privano la cittadinanza dei supporti essenziali destinati ai meno abbienti innescando un ciclo che poi grava sulla parte popolazione che necessariamente si vede costretta a non curarsi.

La manifestazione aveva lo scopo di rivendicare la garanzia dei posti di lavoro cui si abbina la necessità di richiamare l’attenzione dei Comuni afferenti alla Rm5 che si trovano a gestire una situazione molto onerosa non prevista dai bilanci destinati ai servizi sociali.