Tribunale del Malato: tutela per i cittadini
Riunione a fine marzo nella sede di Cittadinanza attiva-del Tribunale del Malato alla presenza del segretario regionale Elio Rosati. Il Coordinamento di Tivoli e Subiaco si occupa di un territorio cui afferiscono i cittadini di 40 Comuni che vede nel suo territorio due strutture ospedaliere. Fatta una disamina delle gravi problematiche che i cittadini si […]
Riunione a fine marzo nella sede di Cittadinanza attiva-del Tribunale del Malato alla presenza del segretario regionale Elio Rosati.
Il Coordinamento di Tivoli e Subiaco si occupa di un territorio cui afferiscono i cittadini di 40 Comuni che vede nel suo territorio due strutture ospedaliere. Fatta una disamina delle gravi problematiche che i cittadini si trovano
ad affrontare quotidianamente.
Si è tenuta venerdì 28 marzo a Tivoli, nella sede di Cittadinanza attiva-Tribunale del malato situata in via Parrozzani all’interno dell’area ospedaliera, una riunione di iscritti e simpatizzanti dell’area Tivoli-Subiaco.
La riunione
Alla presenza del Segretario regionale Elio Rosati e dei coordinatori di Tivoli e Subiaco Angelo Mari e Giuseppe Lustrissimi, è stata fatta una analisi della situazione sanitaria regionale e locale, anche in relazione alle prossime fasi congressuali che un movimento meritorio fondato sul volontariato come Cittadinanza Attiva-Tribunale del malato deve democraticamente attraversare.
L’associazione è nata in Italia nel 1978, e da allora promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.
Tanto più importante oggi tale impegno nel nostro Paese, vista la situazione sempre più in disfacimento che vive la sanità pubblica con i conseguenti riflessi di disfunzioni e ritardi, epocali in alcune regioni tra i quali il Lazio, che si riflettono sulla vita quotidiana dei cittadini. A principalmente risentirne anziani, persone a basso redditoe abitanti nelle aree interne. Per questo l’invito alla cittadinanza è quello di iscriversi, la quota annuale è di cinque euro, per sostenerne attività ed iniziative.
Emblematico il provvedimento regionale che ad inizio febbraio, di punto in bianco, in seguito ad una delibera, ha comunicato, senza spiegazioni, di non garantire più la somministrazione del farmaco Normix che prevede una somministrazione mensile a pazienti cronici. Si tratta di emi dei quali i mezzi di informazione parlano quotidianamente, in modo particolare in giorni nei quali il Governo centrale si avvia a ridurre nuovamente il bilancio specifico per investire sugli armamenti.
Tema principale della riunione è stato quello relativo al territorio della ASL ROMA 5 il cui bacino di utenza vede 70 Comuni con una popolazione di quasi 494.000 residenti dei quali oltre 90.000 superano i 70 anni di età. Più specificamente il Coordinamento di Tivoli e Subiaco si occupa di un territorio cui afferiscono i cittadini di 40 Comuni e vede nel suo territorio due strutture ospedaliere.
Le problematiche
Negli interventi si è fatto riferimento al Comunicato stampa in cui viene rappresentata una disamina delle gravi problematiche che i cittadini dei due distretti si trovano ad affrontare:
•carenza di personale sanitario: turni stressanti per il personale e lunghe liste di attesa
•disservizi e carenze strutturali, in particolare a Tivoli nei servizi di oculistica, radiologia e otorinolaringoiatria
•difficoltà per i pazienti Alzheimer a causa della riorganizzazione dei servizi per i quali è in via di costituzione un Consorzio intercomunale
•disservizi logistici e organizzativi
•preoccupazioni per il sistema antincendio e sicurezza particolarmente preoccupante per un nosocomio già colpito recentemente da un gravissimo incendio sulle cui cause ed eventuali responsabilità ancora non è dato sapere nulla mentre alcuni resti dei rifiuti bruciati non sarebbero ancora stati smaltiti secondo la normativa in vigore.
•Particolarmente pesante la situazione dell’ospedale di Subiaco per il quale sarebbe prevista una ulteriore riduzione di dieci posti letto rispetto ai trenta disponibili
Le conclusioni della riunione sono inevitabilmente derivanti dai disagi per la popolazione e per il personale dipendente amministrativo, infermieristico e medico. Appare sempre più evidente la strategia di spingere i cittadini verso le strutture private con le conseguenti pesanti spese, ovviamente per coloro che sono in grado di sostenerle.
Gianni Innocenti
