Servizio Alzheimer (ex Ada): la Regione garantirà continuità nell’Asl Roma 5

“A seguito delle numerose sollecitazioni portate avanti in questi mesi e del presidio delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio Alzheimer (ex Ada), delle pensionate e dei pensionati, delle famiglie dei pazienti sotto la sede della Regione Lazio, arriva un primo segnale concreto: la Regione lavorerà a una delibera che garantirà a stretto giro la […]

Servizio Alzheimer (ex Ada):  la Regione garantirà continuità nell’Asl Roma 5

“A seguito delle numerose sollecitazioni portate avanti in questi mesi e del presidio delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio Alzheimer (ex Ada), delle pensionate e dei pensionati, delle famiglie dei pazienti sotto la sede della Regione Lazio, arriva un primo segnale concreto: la Regione lavorerà a una delibera che garantirà a stretto giro la continuità del servizio nei territori della Asl Roma 5″.

Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene, la Cgil di Roma Sud Pomezia Castelli, la Fp Cgil regionale, di Roma Est e di Roma Sud, lo Spi Cgil regionale, di Roma Est e di Roma Sud. “Un impegno importante, che tuttavia necessita di risposte chiare e rapide- continua il comunicato- Abbiamo infatti ribadito la necessità di un confronto allargato che coinvolga i distretti sociali e i sindaci del territorio, affinché la continuità del servizio non si traduca nello scaricare sulle spalle dei Comuni un onere che non sono in grado di sostenere, a causa della mancanza di risorse. La tenuta del servizio è essenziale in un’area del Lazio a forte incidenza di popolazione anziana, dove le patologie neurodegenerative sono sempre più diffuse; è altrettanto fondamentale per la tutela occupazionale e reddituale di oltre 100 operatrici e operatori – tra oss e terapisti occupazionali – che garantiscono ogni giorno un’assistenza di qualità alle persone fragili e alle loro famiglie. Abbiamo dunque chiesto che, in attesa della nuova delibera, la Asl Rm5 assicuri immediatamente la prosecuzione del servizio senza ulteriori tagli. È inaccettabile quanto sta accadendo: la riduzione progressiva delle ore di servizio agli operatori oss, che rischia di anticipare di fatto la chiusura del servizio”. “Continueremo a vigilare e a mobilitarci per garantire la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e delle persone più fragili” conclude la nota.