Cresce la protesta tra i lavoratori della sanità e le sigle sindacali per la mancata applicazione, da parte dell’ASL Roma 5, dell’articolo 42 bis del Decreto Legislativo 151/2001, che garantisce ai genitori con figli minori di tre anni il diritto al trasferimento temporaneo per motivi di ricongiungimento familiare.
Secondo quanto denunciato dalle Organizzazioni Sindacali, da almeno un anno l’Azienda sanitaria starebbe sistematicamente bloccando le domande, nonostante si tratti di un diritto sancito dalla legge e più volte confermato dalla Corte Costituzionale. Le richieste, si legge nella nota, sarebbero poche – una o due al mese – e, malgrado la presenza di posti liberi in organico, l’ASL non le prenderebbe nemmeno in considerazione.
Una situazione che appare ancora più paradossale se si pensa che la stessa ASL ha autorizzato il trasferimento temporaneo di diversi suoi dipendenti verso altre aziende sanitarie, ma continua a rifiutare l’ingresso di lavoratori provenienti da altre strutture della Regione Lazio, creando così una disparità che va contro lo spirito e la lettera della legge.
Le sigle sindacali chiedono che l’Azienda riveda immediatamente la propria posizione e sblocchi le domande finora rimaste inevase, restituendo così dignità ai lavoratori e tutelando concretamente il diritto dei bambini a crescere accanto ai propri genitori.
“La legge parla chiaro – sottolineano i sindacati – e non è accettabile che un diritto così importante venga ignorato. Chiediamo rispetto per i lavoratori e per le famiglie
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