Comune di Tivoli e strutture ricettive ai ferri corti
L’Associazione Host denuncia: atti confusi ed illegittimi, tariffe inique e incomunicabilità La tensione tra il Comune di Tivoli e le strutture ricettive locali ha raggiunto livelli insostenibili. L’Associazione degli Host della Valle dell’Aniene denuncia un clima di esasperazione crescente, causato da anni di delibere comunali confuse, contraddittorie e talvolta persino illegittime. L’Associazione degli Host della […]
L’Associazione Host denuncia: atti confusi ed illegittimi, tariffe inique e incomunicabilità
La tensione tra il Comune di Tivoli e le strutture ricettive locali ha raggiunto livelli insostenibili. L’Associazione degli Host della Valle dell’Aniene denuncia un clima di esasperazione crescente, causato da anni di delibere comunali confuse, contraddittorie e talvolta persino illegittime. L’Associazione degli Host della Valle dell’Aniene, da tempo, prova a segnalare i problemi, evidenzia le criticità e propone soluzioni, ma la risposta degli uffici comunali si è spesso tradotta in indifferenza e arroganza.
Il conflitto si è ormai esteso a ogni ambito: imposta di soggiorno, iter autorizzativi e soprattutto TARI. L’Associazione chiede una maggiore attenzione alle norme vigenti ed alle sentenze, che in effetti dovrebbero essere un faro per l’amministrazione comunale.
Sul fronte della TARI ad esempio chi ha elaborato le tariffe in questi anni ha dimenticato che principi enunciati nella legge istitutiva fanno espressamente riferimento alla quantità dei rifiuti ed alla adeguatezza del meccanismo di conferimento, pertanto i parametri elaborati sono ben lontani dall’essere equi e portano a tariffe insostenibili.
Il Comune non ha ascoltato ragioni, ha modificato in modo unilaterale le categorie di molte strutture ed ha emesso decine di accertamenti obbligando i titolari delle strutture ricettive ad impugnare gli atti di fronte alla commissione tributaria, per difendersi da oneri eccessivi, oltre che ingiusti ed illegittimi.
Le prime sentenze stanno ora dando ragione alle strutture e dando torto al Comune. Eclatante il pronunciamento del Consiglio di Stato dell’aprile 2025, che ha confermato molte delle contestazioni avanzate nel tempo dagli operatori.
Ciò nonostante il Consiglio Comunale continua ad approvare delibere che vanno in direzione opposta, generano confusione ed aprendo la strada ad ulteriori contenziosi tra gli operatori ed il comune, generando, ricordiamolo, un ulteriore costo per la comunità.
L’ultima delibera per le tariffe TARI 2025, pubblicata a fine maggio, è un ulteriore mattone di questo muro di incomunicabilità. Nessuna delle criticità e delle iniquità segnalate dalla associazione è stata esaminata. Le strutture ricettive continuano a pagare cifre esagerate, pur producendo pochi rifiuti e riuscendo a conferire solo con gravi difficoltà.
Davvero le tariffe TARI 2025 sono rimasta invariata, come pubblicamente annunciato? Evidentemente chi ha approvato la delibera non si deve essere accorto che la solita manina nottetempo ha aumentato le tariffe del 20% alle case vacanza. Una decisione tanto arbitraria quanto ingiustificabile, che colpisce proprio quelle tipologie di strutture ricettive che avevano già nel 2024 una tariffa eccessiva e che riescono a conferire i rifiuti solo con grande difficoltà, vista la modalità di esposizione serale a cui devono adeguarsi.
«Rimaniamo disponibili al dialogo – dichiara Pietro Conversi, Presidente dell’Associazione Host di Tivoli e Valle dell’Aniene – ma ogni appello cade nel vuoto. Senza un reale confronto, non ci resterà altra strada che affidarci alla mobilitazione pubblica. È tempo di svegliare le coscienze degli amministratori.»
Pietro Conversi
Presidente
Associazione Host
di Tivoli e Valle dell’Aniene
