Tivoli ospita la presentazione del libro di Giuliana Sgrena: “Me la sono andata a cercare”
Il 27 giugno alle ore 17, presso le Scuderie Estensi di Tivoli, si terrà la presentazione del libro “Me la sono andata a cercare. Diari di una reporter di guerra”, scritto dalla giornalista e inviata di guerra Giuliana Sgrena. Un’occasione per riflettere sul giornalismo di frontiera, sui conflitti internazionali e sul ruolo delle donne in […]
Il 27 giugno alle ore 17, presso le Scuderie Estensi di Tivoli, si terrà la presentazione del libro “Me la sono andata a cercare. Diari di una reporter di guerra”, scritto dalla giornalista e inviata di guerra Giuliana Sgrena.
Un’occasione per riflettere sul giornalismo di frontiera, sui conflitti internazionali e sul ruolo delle donne in prima linea nei teatri di guerra. Il libro raccoglie esperienze vissute in contesti di guerra, raccontate con lucidità e profondo coinvolgimento umano.
L’incontro sarà introdotto dal giornalista e scrittore Gianni Cipriani, e coordinato da Giorgio Monaco. Interverranno anche Danilo Cosentino, segretario regionale di Sinistra Italiana, e la consigliera regionale Alessandra Zeppieri.
Sarà presente l’autrice, che dialogherà con il pubblico.
L’iniziativa è promossa dal Circolo di Sinistra Italiana di Tivoli, con il sostegno dell’Alleanza Verdi e Sinistra.
Il libro: uno sguardo umano nei conflitti del nostro tempo
“Me la sono andata a cercare” è il nuovo libro di Giuliana Sgrena, storica inviata di guerra e firma del giornalismo italiano. Il titolo – volutamente provocatorio – richiama una frase spesso rivolta alle donne vittime di violenza, ma in questo caso assume una doppia valenza: è anche una riflessione sul senso profondo dell’andare a raccontare, con coraggio e lucidità, ciò che accade nei luoghi di guerra.
Il volume raccoglie anni di reportage dai fronti più caldi del Medio Oriente, dell’Africa e dell’America Latina: Iraq, Afghanistan, Palestina, ma anche Algeria, Somalia, e altri scenari dove Sgrena ha vissuto e raccontato guerre, occupazioni, resistenze, ma anche storie di donne e diritti negati.
Con uno stile diretto e personale, l’autrice non si limita alla cronaca, ma intreccia la narrazione dei fatti con riflessioni intime e politiche. Un filo rosso attraversa tutto il libro: la condizione femminile nei contesti bellici e il ruolo delle donne nella resistenza, nella sopravvivenza e nella ricostruzione.
Il titolo è anche un riferimento alla sua tragica esperienza personale: il rapimento a Baghdad nel 2005 e la morte dell’agente Nicola Calipari, che tentava di riportarla in salvo. Un evento che ha segnato profondamente il suo percorso e la sua visione del giornalismo.
Con questo libro, Giuliana Sgrena restituisce voce a chi spesso non ce l’ha, offrendo uno strumento prezioso per comprendere la complessità dei conflitti contemporanei, dal punto di vista umano, femminile e critico.

