Tivoli, manovra di assestamento 2025: pareggio formale, ma equilibrio strutturale ancora lontano

La manovra di assestamento del Bilancio di Previsione 2025-2027 del Comune di Tivoli, formalizzata con la Proposta delibera di consiglio N. 9999 dell’11 luglio 2025, si configura come un’operazione finanziaria complessa, mirata a riallineare le previsioni di spesa e di entrata in corso d’esercizio. L’analisi approfondita dei dati rivela non solo gli aggiustamenti quantitativi, ma anche le strategie sottostanti e le intrinseche vulnerabilità strutturali dell’ente.

Un Pareggio Precario

Il documento presenta un Totale Generale delle Entrate e un Totale Generale delle Uscite perfettamente in pareggio a €305.413.871,39 per il 2025, riflettendo il principio contabile fondamentale. Tuttavia, la profondità di questo equilibrio merita un’indagine più attenta.

Le Variazioni in aumento per le entrate nel 2025 (€3.931.984,28) superano le variazioni. In diminuzione (€292.446,35), indicando un incremento netto delle risorse. Simmetricamente, le spese registrano Aumenti (€4.327.567,72) che eccedono le Diminuzioni (€688.029,79), suggerendo nuove e maggiori esigenze di spesa.

Gli Equilibri di Bilancio confermano il pareggio contabile per la Parte Corrente e la Parte Capitale, per gli anni 2025-2027. Questo risultato è conseguito attraverso un’ingegneria finanziaria che include l’impiego di risorse non sempre ricorrenti o direttamente generate dall’attività ordinaria.

Analisi dettagliata delle fonti di entrata

Le fonti che finanziano questa manovra di assestamento sono diversificate, ma rivelano una notevole dipendenza da risorse con carattere di straordinarietà:

Utilizzo Avanzo di Amministrazione (€2.175.112,03)

Questa è una delle voci di entrata più rilevanti per il 2025. L’avanzo viene interamente allocato: €1.493.323,67 per spese correnti e rimborso prestiti e €681.788,36 per spese di investimento. La nota (2) a piè di pagina negli “Equilibri di Bilancio” chiarisce che l’utilizzo di queste quote (vincolata, accantonata, destinata agli investimenti e libera) è consentito nelle variazioni di bilancio a seguito dell’approvazione del rendiconto precedente. Questo suggerisce che il Comune sta attingendo a riserve consolidate per coprire sia esigenze operative che di investimento. Sebbene sia una pratica legittima, l’utilizzo di una risorsa una tantum (l’avanzo di un esercizio precedente) per finanziare la spesa corrente solleva interrogativi sulla sostenibilità strutturale delle spese ordinarie in assenza di tale supporto negli anni futuri.

Titolo 2 – Trasferimenti correnti

Si registra un robusto aumento netto per il 2025, con un incremento complessivo di circa €1,29 milioni. Gran parte di questo aumento è attribuibile alla Tipologia 0101 “Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche”, che vede un incremento di €1.426.423,59. Questo denota un flusso significativo di risorse provenienti da altri livelli di governo (Stato, Regione, ecc.), cruciale per il finanziamento della spesa corrente. La dipendenza da questi trasferimenti può limitare l’autonomia finanziaria dell’ente.

Titolo 3 – Entrate Extratributarie

Un aumento complessivo di circa €625.015,52 per il 2025, con incrementi nella Tipologia 0100 “Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni” (+€180.000,00) e, più significativamente, nella Tipologia 0500 “Rimborsi e altre entrate correnti” (+€365.653,52). È importante notare anche l’incremento di €79.362,00 nella Tipologia 0400 “Altre entrate da redditi da capitale”, portando la previsione per il 2025 a €129.362,00.

Titolo 4 – Entrate in Conto Capitale:

Questo Titolo è strategico per gli investimenti. Per il 2025, le entrate in conto capitale mostrano un aumento netto di €1.014.436,51, assestandosi a €32.161.494,22.

La voce più cospicua è la Tipologia 0200 “Contributi agli investimenti” con un incremento di €987.436,51, raggiungendo €27.767.314,81. Questo suggerisce un forte afflusso di finanziamenti esterni, legati a progetti specifici (es. PNRR), fondamentali per l’espansione della capacità di investimento dell’ente.

La Tipologia 0400 “Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali” si attesta a €3.424.179,41 per il 2025. Questo importo rappresenta la previsione diretta derivante dal piano alienazioniconnesso con la vicenda della ex Cooperativa Conti. La sua realizzazione è critica, come peraltro indicato esplicitamente dalla notadi accompagnamento della proposta di assestamento:Al fine di mantenere gli equilibri di bilancio occorre prestare la massima attenzione alla realizzazione delle entrate per alienazioni beni e permessi a costruire“. La natura una tantum e non garantita di queste entrate le rende un elemento di potenziale fragilità per il finanziamento degli investimenti.

Analisi dettagliata delle Spese

Le variazioni nelle spese rivelano le priorità strategiche e le esigenze operative del Comune:

Con un totale di €74.436.001,74 per il 2025, le spese correnti sono in aumento netto. Gli incrementi sono distribuiti su diverse Missioni, riflettendo un potenziamento dei servizi e della struttura amministrativa:

o Missione 01 (Servizi istituzionali, generali e di gestione):

Aumenti generalizzati (es. Organi istituzionali, Gestione economica, Gestione entrate tributarie), indicando un rafforzamento delle funzioni di base dell’ente.

o Missione 04 (Istruzione e diritto allo studio):

Incrementi significativi (circa +€241.000,00 totali), con evidenza specifica su istruzione prescolastica e servizi ausiliari, denotando un investimento nel settore educativo.

o Missione 05 (Tutela e valorizzazione beni e attività culturali):

Forte aumento per “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” (+€265.175,00). Trattasi di contributi regionali.

o Missione 09 (Sviluppo sostenibile e tutela territorio e ambiente):

Aumenti consistenti nel Programma 03 “Rifiuti” (+€791.640,00), suggerendo un potenziamento della gestione dei servizi ambientali, inclusi gli investimenti correlati, per esempio quelli riferiti alla raccolta puntuale finanziata con trasferimenti regionali.

o Missione 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia):

Incrementi molto rilevanti per “Interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido” (+€622.225,46) e “Interventi per la disabilità” (+€781.261,14), tutte risorse trasferite da Enti sovracomunali nell’ambito del Piano di Zona. Trattasi di risorse non di pertinenza esclusiva del comune di Tivoli ma che dovranno essere trasferite ai singoli comuni che partecipano al Piano di cui Tivoli è capofila.

Spese in Conto Capitale (Titolo 2):

Queste spese ammontano a €34.338.788,51 per il 2025. Sono le spese per investimenti reali (opere pubbliche, acquisizione di beni strumentali). Sono finanziate dalle entrate in conto capitale (contributi, alienazioni, mutui) e rappresentano la capacità dell’ente di rinnovare e sviluppare le proprie infrastrutture e servizi.

Rimborso Prestiti (Titolo 4):

L’importo per il rimborso dei mutui e prestiti obbligazionari per il 2025 è di €3.306.479,54. Questa voce rappresenta l’onere fisso del debito pregresso e deve essere costantemente monitorata per valutarne la sostenibilità nel lungo termine.

La Criticità della sostenibilità degli Investimenti Pluriennali con risorse correnti

Questo è un punto nevralgico della manovra e definisce una significativa debolezza strutturale. I dati sono inequivocabili:

Saldo Corrente ai fini della copertura degli Investimenti Pluriennali per il 2025: Il valore è €-1.493.323,67.

Questo saldo negativo è il segnale più forte di un’incapacità dell’ente di generare, dalla sua gestione ordinaria (entrate correnti meno spese correnti e altre rettifiche), un surplus sufficiente per finanziare autonomamente gli investimenti pluriennali. In altre parole, il Comune non riesce a sostenere gli investimenti con le proprie forze correnti e deve ricorrere a fonti esterne o straordinarie. La nota (4) chiarisce che questo saldo, per essere positivo, dovrebbe costituire copertura per gli investimenti futuri. La sua negatività evidenzia che il Comune non sta creando quella “riserva” finanziaria strutturale che dovrebbe alimentare il ciclo degli investimenti. Quindi, a rigor di numeri, non sta producendo valore per il futuro.

Utilizzo dell’Avanzo di Amministrazione per Spese Correnti (H) (€1.493.323,67):

È fondamentale notare che questo identico importo, che rende il saldo corrente negativo, deriva dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per coprire spese correnti e rimborso prestiti. Ciò significa che, senza l’apporto dell’avanzo, il deficit di parte corrente sarebbe stato ancora più marcato, rendendo impossibile raggiungere l’equilibrio formale. Questo è un indicatore di una pressione persistente sulle spese correnti che supera le entrate correnti strutturali. La relazione tra entrate correnti e spese correnti è negativa, a prescindere dagli equilibri W1, W2, W3, che vengono definiti facendo ricorso agli indicatori complessivi del bilancio, mentre la gestione del bilancio corrente, se negativa, indica una carenza strutturale della parte viva del bilancio comunale.

Entrate di Parte Capitale destinate a Spese correnti (I) (€3.208.979,41):

L’ulteriore impiego di entrate che per loro natura dovrebbero essere destinate a investimenti (come alienazioni o contributi specifici in conto capitale) per finanziare la spesa corrente, sebbene consentito da specifiche normative, erode ulteriormente la base patrimoniale dell’ente e la sua capacità di generare risorse per nuovi investimenti. È un sintomo di una tensione tra entrate e uscite correnti che non si risolve autonomamente.

Questi tre elementi combinati dipingono un quadro in cui il Comune di Tivoli, pur mantenendo un equilibrio formale di bilancio attraverso l’assestamento, mostra una dipendenza strutturale da risorse non ricorrenti o straordinarie (avanzo, alienazioni, contributi esterni) per finanziare sia la spesa ordinaria che gli investimenti. La capacità di generare un “risparmio corrente” da destinare a futuri investimenti è attualmente compromessa, come evidenziato dal saldo negativo.

Conclusioni e prospettive critiche

La manovra di assestamento è un’azione necessaria per adeguare il bilancio alle mutate esigenze e opportunità. Il Comune di Tivoli ha dimostrato capacità nell’intercettare finanziamenti esterni per investimenti e nell’attivare risorse proprie non ricorrenti (avanzo, alienazioni ecc.).

L‘analisi rivela anche ulteriori vulnerabilità significative:

Sostenibilità a lungo termine

La forte dipendenza dall’avanzo e dall’indebitamento o dal trasferimento sovracomunale per finanziare sia la spesa corrente (indirettamente tramite l’avanzo) che quella di investimento solleva interrogativi sulla capacità dell’ente di sostenere questi livelli di spesa negli anni successivi, una volta esaurite le risorse straordinarie.

Rischio di realizzazione delle entrate

La nota sull’attenzione alla realizzazione delle entrate da alienazioni e permessi a costruire indica che queste previsioni non sono garantite e che la loro mancata concretizzazione potrebbe compromettere gli equilibri raggiunti.

Costo opportunità

L’utilizzo di entrate di parte capitale per finanziare spese correnti, seppur legittimo, comporta un costo opportunità in termini di risorse che avrebbero potuto essere impiegate per investimenti o per la riduzione del debito.

La manovra di assestamento, ad avviso di chi scrive, è un intervento che reagisce alle condizioni attuali, ponendo però l’ente davanti alla necessità di definire strategie più robuste e strutturali per il futuro. Sarà imperativo concentrarsi sull’aumento delle entrate ricorrenti, sul contenimento delle spese correnti ordinarie e sulla pianificazione degli investimenti a lungo termine, riducendo la dipendenza da fonti straordinarie e rafforzando la capacità di autofinanziamento. La sfida per il Comune di Tivoli sarà trasformare questo equilibrio formale in una stabilità finanziaria duratura, capace di generare un proprio risparmio corrente per il futuro sviluppo.

L’Assessore Strafonda ha sostenuto in Consiglio comunale che il 2025 sarà l’ultimo anno di utilizzo delle risorse straordinarie, esempio alienazioni dei beni dell’Ente, per garantire gli equilibri di bilancio. Non credo sarà così sulla base delle analisi specifiche svolte sia sul consuntivo 2024, sia sul previsionale 2025-2027, sia infine su questo assestamento. All’appello mancano almeno 3,5 milioni di euro che poi sono le risorse allocate proprio nel capitolo di entrata riferito alle stesse Alienazioni.

A questo proposito occorre evidenziare che lo stesso Assessore Strafonda ha sostenuto che per i piani di vendita degli immobili afferenti alla ex Cooperativa Conti sono in corso i sopralluoghi per la definizione delle stime definitive. Quindi, si presuppone che l’indicazione di preventivo riferita a questa partita sia stata basata su delle stime approssimative non ancora definitive, né significative dal punto di vista della certezza monetaria e finanziaria.

Molto probabilmente le parole dell’Assessore andrebbero interpretate alla luce dei numeri e delle tendenze riconfermate in sede di assestamento: potrebbe essere vero che i proventi ipotizzati per le alienazioni dei cespiti comunali non verranno più utilizzati per garantire gli equilibri finanziari del bilancio imposti dalla normativa vigente; tuttavia, molto probabilmente ciò non determinerà il mancato ricorso a entrate straordinarie e non correnti per garantire proprio quegli stessi equilibri.

Che significa ciò? Semplicemente che verrà aumentata l’applicazione al Bilancio della quota libera dell’avanzo e, di concerto, le quote relative alla diminuzione delle risorse accantonate nel Fondo rischi e contenzioso.

Le recenti sentenze del Tribunale di Roma, in appello, e del Consiglio di Stato sulle vicende Terme e Lottizzazione Nathan consentono di vivere le dinamiche di bilancio in maniera più equilibrata e, pertanto, anche le risorse nello specifico accantonate potranno essere utilizzate per altri impegni imposti dalla gestione economico finanziaria del Comune. Questo, è bene ribadirlo a nostro avviso, non definirà l’uscita dall’emergenza bilancio proprio perché le risorse che verranno utilizzate saranno ancora di carattere straordinario e non ripetitivo, ancorché non collegate direttamente alla partita principale delle Alienazioni.

Tue ultime annotazioni

L’Assessore Strafonda ha sostenuto che la richiesta a suo tempo presentata tramite apposita Mozione (lo ha detto circa un mese dopo la discussione avvenuta nello specifico in Consiglio comunale) che mirava a recuperare una somma parziale presso il Fondo rischi e contenzioso non poteva essere accolta in quanto l’Ente si trova in regime di ripiano del forte deficit accumulato dalla gestione Proietti e, pertanto, tutte le risorse disponibili debbono essere finalizzati al rientro del deficit stesso. Questo non è proprio vero o è vero in parte. Il Fondo rischi non è un fondo generico proprio perchè ha una destinazione specifica legata alla probabilità di soccombenza. La sentenza favorevole riduce la probabilità di soccombenza. L’Art. 187, comma 3 del TUEL è esplicito nel prevedere la liberazione del vincolo per le spese potenziali che non possono più verificarsi.

In un contesto di risorse limitate e bisogni urgenti, riallocare fondi non più strettamente necessari per il loro scopo originale (e per cui il Comune ha già un piano di rientro separato) verso servizi essenziali è un atto di buona amministrazione.

In definitiva, il mantenimento di un fondo eccessivo, alla luce delle sentenze favorevoli, potrebbe essere interpretato come una cattiva gestione delle risorse pubbliche, che limita ingiustificatamente la capacità del Comune di rispondere a esigenze sociali urgenti, soprattutto considerando che il piano di rientro è già coperto con altre poste di bilancio. (C’è da dire che a questa richiesta presentata sotto forma di Mozione circa un mese fa, UNS, che è all’Opposizione e dovrebbe essere sensibile ai problemi connessi con il sostegno alle fragilità diffuse dopo i tagli consistenti nello specifico adottati dalla Regione Lazio, ha votato contro allineandosi alle tesi della maggioranza di CDX).

I commenti dati dal Sindaco e dall’Assessore sulla presunta fortuna che ha accompagnato le sorti del Bilancio comunale in ordine alle recenti sentenze Nathan e Terme fanno un po’ sorridere.

Il Sindaco ha citato Cicerone (la citazione esatta è: La virtù può molto senza la fortuna, la fortuna nulla senza la virtù); l’Assessore addirittura Napoleone (Circostanze? Che cosa sono le circostanze? Le creo io). Non esiste fortuna nelle sorti umane, tanto meno in quelle legate alle vicende del Comune di Tivoli, anche perchè l’attuale Amministrazione ha semplicemente ereditato controversie e tematiche di opposizione alle stesse, senza aggiungervi nulla di proprio. Quindi dove sarebbero virtù e circostanze? È andata così perché così doveva andare, anche nello scetticismo generale, compreso quello di chi scrive ovviamente.

Avendo ascoltato la relazione dell’Assessore sulla manovra di assestamento e gli interventi dell’opposizione presente in aula in maniera piuttosto scarsa e debole dal punto di vista dei contenuti, si può ragionevolmente ritenere che un Assessore esperto  enavigato come Giorgio Strafonda possa, per il futuro, campare di rendita vista la pochezza strategica e tecnica dimostrata nella circostanza specifica dai suoi interlocutori presenti, esterni alla maggioranza che lo sostiene.
Antonio Picarazzi non
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