Tivoli, mozione per la Palestina respinta in Consiglio comunale
“La maggioranza ha scelto di voltare le spalle alla Palestina”. È duro l’attacco dei gruppi di opposizione (AVS, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e UNS) dopo la bocciatura, questa mattina in Consiglio comunale, della mozione che chiedeva il riconoscimento della Palestina come Stato sovrano. In una nota congiunta, le forze di centrosinistra esprimono “profonda indignazione” […]

In una nota congiunta, le forze di centrosinistra esprimono “profonda indignazione” per il rifiuto di una proposta che – a loro dire – avrebbe avuto un valore simbolico ma importante. “A Gaza ci sono bambini che muoiono di fame, sotto le bombe o uccisi da mitragliatrici mentre cercano cibo. Episodi che dovrebbero indignare chiunque – scrivono – ma qui a Tivoli si continua a ragionare più in termini politici che umanitari. Con questa mozione volevamo rimettere al centro i diritti umani su cui si fonda il nostro Stato democratico.”
Le opposizioni sottolineano come la mozione avrebbe rappresentato un atto di solidarietà istituzionale verso un popolo colpito da violenze che definiscono “inaudite”. “Il silenzio della maggioranza è preoccupante – proseguono – oggi avevamo l’opportunità di dare un segnale forte, in linea con la tradizione di solidarietà che ha sempre contraddistinto Tivoli e i suoi cittadini. Invece, abbiamo assistito a una chiusura totale”.
Nel mirino anche il sindaco Marco Innocenzi, che ha dichiarato che il tema non rientra nelle competenze del Consiglio comunale e ha accusato l’opposizione di “falsa demagogia”. Secca la replica: “Invitiamo il Sindaco a tenere attive le notifiche del cellulare e a contare, ogni giorno, quanti bambini palestinesi perdono la vita. Non è riconoscere lo Stato di Palestina ad essere controproducente, come dichiarano Innocenzi e la Presidente Meloni. Semmai è controproducente – e vergognoso – ignorare i diritti umanitari fondamentali”.
Le opposizioni ribadiscono che l’intento non era ideologico ma simbolico, e accusano la maggioranza di aver perso un’occasione per allinearsi a tante altre città italiane che, in questi mesi, si sono espresse a favore del popolo palestinese
