Museo archeologico nazionale Prenestino apre le sue porte a Stupor Mundi
Il 26 e 27 agosto, il Museo archeologico nazionale Prenestino apre le sue porte a Stupor Mundi, prima assoluta teatrale e musicale ispirata alla figura di Federico II. Un’opera originale, scritta da Valerio Vicari con le musiche di Alessandro Meacci e la regia di Erica Salbego, che prenderà vita per la prima volta nella cornice […]
Il 26 e 27 agosto, il Museo archeologico nazionale Prenestino apre le sue porte a Stupor Mundi, prima assoluta teatrale e musicale ispirata alla figura di Federico II. Un’opera originale, scritta da Valerio Vicari con le musiche di Alessandro Meacci e la regia di Erica Salbego, che prenderà vita per la prima volta nella cornice del Santuario della Fortuna Primigenia, nella cavea teatrale che torna ad essere spazio aperto per eventi pubblici. Lo riporta un comunicato Lo spettacolo costituisce il cuore della rassegna “Fortuna in Musica”, ideata per valorizzare il complesso archeologico e restituire al pubblico un’esperienza culturale immersiva. Ogni giornata prevede: nel pomeriggio (17:00-20:30) l’apertura gratuita del museo con un concerto cameristico all’interno della sala Tholos alle ore 18:00, alle ore 21:00, lo spettacolo Stupor Mundi allestito nella cavea teatrale del Santuario. Un doppio appuntamento che intreccia la visita al museo con la performance artistica, trasformando il sito in un luogo di incontro tra passato e linguaggi contemporanei. Stupor Mundi è un’opera teatrale in atto unico, firmata da Valerio Vicari, Direttore Artistico di Roma Tre Orchestra, e recentemente pubblicata da Edizioni ETS. “In scena tutto diventa possibile- spiega Vicari- E così, senza la pretesa di dire chi fu davvero Federico II, ho provato a raccontarlo come mi è sembrato che fosse. Provando a indagarne pregi e virtù, esaltando le sue contraddizioni, per renderne un ritratto universale, onesto, soprattutto in grado di parlare, auspicabilmente, anche al pubblico d’oggi”.)
Il progetto si articola in una drammaturgia ricca di suggestioni, accompagnata da una partitura originale firmata dal pianista e compositore Alessandro Meacci, co-direttore artistico del progetto: “Abbiamo scelto una scrittura musicale che non descrivesse, ma evocasse. Le percussioni, le tastiere elettroniche e l’ensemble orchestrale si fondono per dare corpo a uno spazio mentale: quello di un imperatore che si muove tra la memoria e il giudizio, tra l’uomo e il mito”. Le musiche dello spettacolo sono edite da Agenda Produzioni e Multiforce di Tiziano Giupponi. La regia di Erica Salbego firma un allestimento essenziale e visionario: “Nella costruzione registica ho cercato di restituire proprio questa tensione: un Federico II sospeso, che si interroga sul proprio passato in attesa di un giudizio ulteriore. Lo spettacolo si muove tra epoche diverse, con personaggi che provengono dal XIII secolo ma si confrontano con un linguaggio e uno sguardo di oggi, lasciando emergere un parallelismo sottile ma preciso: Stupor Mundi non è solo un’opera sul passato, ma una riflessione viva sul presente”. In scena, accanto all’ensemble di Roma Tre Orchestra, gli attori Emanuele Tumolo nel ruolo di Federico II, Debora Binci nei ruoli di Bianca Lancia e Jolanda, e Duccio Lombardi che interpreta l’intervistatore. Le voci fuori campo evocano presenze storiche e simboliche: Pier delle Vigne, Enrico VII, Onorio, il “Siciliano”, fino alla dimensione celeste del Paradiso. Un coro di figure che circonda il protagonista in un confronto con la propria eredità.

