Anche quest’anno, con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, le famiglie italiane si trovano a dover affrontare i costi sempre più elevati legati all’acquisto di libri e materiale scolastico. A lanciare l’allarme è il Codacons, che ha diffuso le consuete stime sul “caro-scuola”.
Secondo l’associazione, i prezzi del corredo scolastico – dagli zaini ai diari, dagli astucci alla cancelleria – sono aumentati dal 3% al 5% rispetto all’anno scorso. La scelta sul mercato è ampia, sia per quanto riguarda i marchi che le fasce di prezzo, ma proprio questa varietà rende difficile per le famiglie orientarsi.
Per fare qualche esempio: uno zaino di marca può superare i 200 euro, un astuccio completo può arrivare a costare 60 euro, mentre per un diario si possono spendere anche 40 euro. A ciò si aggiungono prodotti sempre più tecnologici e costosi, come zaini con luci a LED, speaker Bluetooth e power bank integrati.
Non va meglio sul fronte dei libri scolastici. Secondo i dati Istat, nel confronto con il 2024 si registra un rincaro medio del +3,8%. A preoccupare è anche il quadro delineato da un recente report dell’Antitrust, che ha messo in evidenza criticità strutturali nel settore: scarsa concorrenza (con l’80% del mercato in mano a soli 4 editori) e l’abitudine di introdurre ogni anno nuove edizioni dei libri con minime variazioni ma a costi maggiori.
Le misure adottate negli anni per contenere la spesa, come i tetti di spesa per le scuole, sembrano non funzionare: spesso vengono superati a causa della mancanza di controlli. Anche i libri digitali, nati per ridurre i costi, non hanno avuto il successo sperato. A peggiorare la situazione, i limiti imposti alla grande distribuzione, che può applicare sconti solo fino al 15% rispetto al prezzo di copertina.
Tirando le somme, tra libri, dizionari, zaini, quaderni, materiale da disegno e cancelleria varia, il Codacons stima che ogni studente possa arrivare a costare fino a 1.300 euro per l’anno scolastico 2025/2026.
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