Viene prorogata fino a domenica 14 settembre 2025 la mostra Franco Fontana. Retrospective che celebra, in una festa di linee geometriche e in un’esplosione di colori, l’intera carriera di Franco Fontana, uno dei più grandi fotografi italiani del XX secolo, che ha rivoluzionato il linguaggio della fotografia a colori.
L’esposizione, ospitata dal 13 dicembre 2024 al Museo dell’Ara Pacis e curata da Jean-Luc Monterosso, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Civita Mostre e Musei, Zètema Progetto Cultura e Franco Fontana Studio. Catalogo Contrasto.
Mobility Partner Atac; Partner Berné; Radio Partner Dimensione Suono Soft; Media Partner Rai Cultura e Rai Pubblica Utilità; Fashion Partner Rinascente; Travel partner Trainline.
Curatore di fama mondiale, storico fondatore e direttore della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, Monterosso guida il visitatore alla scoperta dell’universo creativo del fotografo modenese, svelandone aspetti inediti, ripercorrendone l’evoluzione artistica e la sua capacità di trasformare la realtà in pura poesia visiva.
Attraverso una selezione di oltre 200 fotografie e muovendosi in spazi immersivi, tra particolari installazioni e video, il visitatore scopre infinite possibilità ottiche: in un’alternanza di inquadrature ardite, profondità di campo ridotta e inquadrature dall’alto potrà ammirare immagini astratte e minimaliste caratterizzate da una giustapposizione di colori brillanti e da forti contrasti, elementi che hanno reso Fontana un precursore in un mondo fotografico bianco e nero.
I temi ricorrenti sono evidenti: i paesaggi, l’architettura urbana, le automobili, le ombre. Verso gli anni ’80 sperimenta la tecnica dell’assemblaggio sfidando le leggi della prospettiva e riorganizzando la realtà di diverse città europee ed americane. Gradualmente, attraverso lo studio delle ombre, introduce nelle sue opere la figura umana. Celebre è il reportage dall’atmosfera metafisica realizzato nel 1979 al Palazzo della Civiltà Italiana dell’EUR a Roma.
La mostra illustra, inoltre, i famosi specchi d’acqua da cui emergono frammenti di corpi su uno sfondo blu intenso; per Franco Fontana lapiscina è un’occasione per esaltare le curve femminili, ma questa discreta sensualità, raggiungerà la sua massima espressione in una serie di rare Polaroid.
Durante i suoi viaggi, ama fotografare in movimento, senza guardare attraverso l’obiettivo, rendendo così l’asfalto e la strada una parte importante della sua produzione: la Route 66 statunitense, El Camino verso Compostela e infine la via Appia, a rafforzare il suo legame con la città di Roma.
E seppure temi come gli skyline, i paesaggi e l’architettura urbana, continuino a ricorrere rendendo vano qualsiasi tentativo di cronologia, Franco Fontana rinnova costantemente il suo lavoro. Dalla diapositiva alla polaroid al digitale, seguirà gli sviluppi tecnici della fotografia continuando sempre a sperimentare.
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