Scuola e Diritti Umani: educatori e docenti si mobilitano per la Palestina a Tivoli

Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico, un gruppo di insegnanti, educatrici, educatori e professionisti della scuola ha deciso di unirsi per lanciare un appello forte e chiaro in difesa dei diritti umani del popolo palestinese.

Nasce così il gruppo “Docenti, educatrici, educatori per il rispetto dei diritti umani in Palestina”, che ha diffuso un documento in cui esprime angoscia e indignazione per la crisi in corso nella Striscia di Gaza, sottolineando la necessità per il mondo della scuola di non restare in silenzio.

Nei giorni scorsi nel  collegio docenti dell’ITTS Alessandro Volta di Tivoli è stato approvato all’unanimità il documento di seguito riportato.

Un segnale forte da tutta e  per tutta la comunità scolastica che prende posizione contro il genocidio in corso sulla striscia di Gaza

“ L’istituto è il primo, sul nostro territorio, ad aver presentato discusso e approvato– dichiara la docente Adele Porcari –   tale documento. Speriamo che anche altri Istituti, dirigenti docenti e tutto il personale scolastico si attivino e diano voce a questa iniziativa “.

Una iniziativa nata dal basso spontaneamente a Brescia, che  oggi conta più di mille iscritti tra insegnanti educatori e operatori e che, sta coinvolgendo gli istituti scolastici di tutta Italia.

La mobilitazione è appena iniziata. Per Gaza. Per l’umanità.

I firmatari chiedono al Governo italiano:

  • la sospensione immediata della vendita di armi a Israele e di ogni collaborazione militare,
  • una ferma condanna delle violazioni del diritto internazionale,
  • il riconoscimento dello Stato di Palestina,
  • la riapertura dei valichi per permettere l’arrivo di aiuti umanitari,
  • e la promozione di una conferenza di pace sotto l’egida dell’ONU.

Parallelamente, il gruppo si rivolge ai sindacati della scuola per la proclamazione di uno sciopero generale, e invita tutte le componenti della comunità educante – studenti, famiglie, personale scolastico – a mobilitarsi per chiedere il rispetto dei diritti umani anche in Palestina.

Nel documento si propone anche al Ministero dell’Istruzione l’introduzione di percorsi didattici su pace, nonviolenza e diritti umani, distinguendo chiaramente tra antisionismo e antisemitismo.

«Lavoriamo con e per i bambini», scrivono, «e non possiamo iniziare l’anno scolastico come se tutto fosse normale, mentre a Gaza si muore».

Per aderire o saperne di più è possibile contattare il gruppo all’indirizzo: docentixpalestina@gmail.com.

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