Tivoli: “Insieme siamo migliori”, ma senza l’opposizione. 48Piazze rivendica la proposta
TIVOLI – In occasione del convegno pubblico “Insieme siamo migliori”, organizzato dal Comune di Tivoli in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, il gruppo consiliare 48Piazze, insieme a rappresentanti di altre forze di opposizione, ha pubblicato un comunicato per ricordare l’origine della proposta che ha ispirato il progetto al centro dell’iniziativa. La mozione, presentata in […]
TIVOLI – In occasione del convegno pubblico “Insieme siamo migliori”, organizzato dal Comune di Tivoli in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, il gruppo consiliare 48Piazze, insieme a rappresentanti di altre forze di opposizione, ha pubblicato un comunicato per ricordare l’origine della proposta che ha ispirato il progetto al centro dell’iniziativa.
La mozione, presentata in Consiglio comunale a febbraio 2025 e approvata all’unanimità, chiedeva al Sindaco di avviare una convenzione con l’Ateneo di Tor Vergata per affrontare una problematica molto concreta: la crescente difficoltà degli studenti fuori sede, iscritti ai corsi di laurea presso l’Ospedale di Tivoli, nel trovare soluzioni abitative adeguate.
Il progetto proposto da 48Piazze mirava a favorire forme di coabitazione solidale, mettendo in contatto studenti in cerca di alloggio con cittadini – anziani, coppie o famiglie – disposti a mettere a disposizione spazi inutilizzati all’interno delle proprie abitazioni, in cambio di un contributo alle spese o di un aiuto domestico e relazionale.
Nel comunicato, i consiglieri Francesca Chimenti, Adele Porcari e Damiano Leonardi (UnaNuovaStoria), Ezio Paluzzi (Alleanza Verdi e Sinistra) e Carlo Caldironi (Movimento Cinque Stelle) esprimono soddisfazione per la realizzazione dell’iniziativa, pur sottolineando di non essere stati coinvolti direttamente nell’organizzazione del convegno.
«Ci sarebbe piaciuto partecipare – si legge nella nota – ma il nostro riconoscimento più grande resta quello di vedere le nostre proposte trasformarsi in azioni concrete a beneficio della comunità e delle fasce più fragili della popolazione».
Il convegno ha rappresentato un primo momento pubblico di confronto sul tema, con la partecipazione dell’Università e di rappresentanti istituzionali, e potrebbe segnare l’avvio di una collaborazione strutturata tra Comune, Ateneo e cittadinanza, nel segno della solidarietà e dell’innovazione sociale.
