Tivoli: scontro in consiglio comunale: sospesa la mozione su Gaza, bocciata l’assistenza Alzheimer

Seduta agitata in consiglio comunale quella del 1 ottobre, dove la maggioranza ha respinto alcune delle proposte presentate dall’opposizione e ha sospeso i lavori su un tema di rilievo internazionale. Mozione su Gaza sospesa Durante la discussione, la presidenza ha deciso di sospendere la seduta impedendo il dibattito sulla mozione relativa a Gaza. Una scelta […]

Tivoli: scontro in consiglio comunale: sospesa la mozione su Gaza, bocciata l’assistenza Alzheimer

Seduta agitata in consiglio comunale quella del 1 ottobre, dove la maggioranza ha respinto alcune delle proposte presentate dall’opposizione e ha sospeso i lavori su un tema di rilievo internazionale.

Mozione su Gaza sospesa

Durante la discussione, la presidenza ha deciso di sospendere la seduta impedendo il dibattito sulla mozione relativa a Gaza. Una scelta che ha sollevato forti critiche dai banchi dell’opposizione, che hanno parlato di «una dimostrazione di chiusura e di insensibilità politica».

Alzheimer, bocciata l’assistenza domiciliare

Respinta anche la mozione presentata due mesi fa per sollecitare la Regione a ripristinare il servizio di assistenza domiciliare per i malati di Alzheimer, sospeso da cinque mesi. «Un taglio che colpisce i pazienti, le famiglie e gli operatori sanitari – sottolinea Damiano Leonardi, consigliere di Una Nuova Sroria – senza che sia stato fornito alcun motivo della bocciatura».

L’assessora ai Servizi Sociali era assente, la presidente della Commissione non ha portato elementi e il sindaco si è limitato a un «ci stiamo lavorando», senza dettagli sui tempi e le modalità.

Polemica in aula

Il dibattito si è ulteriormente acceso quando il presidente del Consiglio comunale, esponente della Lega, ha tolto la parola alla consigliera Chimenti durante la sua dichiarazione di voto, accusandola di “scorrettezza intellettuale”. Un gesto giudicato «grave e senza precedenti» dalle opposizioni.

L’intervento di Damiano Leonardi

«Se pensano di fermarci o metterci il bavaglio, hanno capito male» – ha dichiarato Leonardi – «Quanto accaduto oggi spiega il senso del nostro impegno politico: fermarci significherebbe spalancare le porte all’indifferenza verso le fragilità e a una prepotenza senza precedenti».

E lancia un appello alla cittadinanza: «Non voltatevi dall’altra parte, non liquidate questi episodi come schermaglie politiche. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti e a tutti i bambini, che non meritano un futuro costruito sull’odio e sulla prevaricazione»