TAGLIO netto | Nuovo bollo auto dal 2026: niente più rate, quando e per chi
Bollo auto - Notizialocale.it (Fonte: Wikicommons)
Dal 2026 il bollo auto cambia volto: addio ai pagamenti frazionati e nuovo calendario unico per tutti gli automobilisti, una misura che punta alla semplificazione ma che porta con sé dubbi e domande.
Il bollo auto, una delle imposte più discusse dagli italiani, si prepara a una svolta significativa. Dal 2026 non sarà più possibile ricorrere ai versamenti rateizzati, una pratica finora concessa in alcune Regioni o utilizzata per regolarizzare arretrati attraverso piani di rientro. La nuova impostazione prevede un pagamento unico, annuale e obbligatorio per tutti, con un calendario uniforme e controlli più serrati.
La riforma, inserita nel pacchetto di misure dedicate alla semplificazione fiscale, punta a uniformare un sistema che negli anni ha generato confusione: scadenze diverse, regole variabili da una Regione all’altra e possibilità di rateizzazione che non valevano su tutto il territorio nazionale. L’idea, ora, è rendere tutto più lineare, favorendo un incasso più stabile e un rapporto più diretto tra cittadino e amministrazione.
Cosa cambia dal 2026: addio alle rate e nuovo calendario unico
La novità principale riguarda la cancellazione totale delle rate. Il bollo andrà pagato in un’unica soluzione, entro la nuova scadenza fissata per tutti gli automobilisti. Non saranno più previsti pagamenti dilazionati, nemmeno per importi elevati o per veicoli aziendali, salvo eventuali piani straordinari dedicati a chi deve regolarizzare situazioni pregresse.
Il nuovo calendario unico consentirà anche controlli automatici più frequenti. La mancanza del pagamento alla data stabilita verrà rilevata in modo immediato dai sistemi informatici, con la conseguente applicazione di sanzioni o richieste di regolarizzazione più rapide. L’obiettivo è ridurre il numero di morosi e semplificare la gestione amministrativa, evitando sovrapposizioni e ritardi nel recupero dell’imposta.

Chi sarà coinvolto e quali sono le eccezioni previste
Il nuovo bollo riguarderà tutti i proprietari di veicoli iscritti al PRA, senza distinzione tra auto private, moto e mezzi aziendali. Non cambiano invece le agevolazioni già esistenti: resteranno in vigore le esenzioni per disabili, i benefici per le auto storiche e gli sconti regionali per i veicoli a basso impatto ambientale, laddove previsti. Le Regioni potranno continuare a modulare importi e riduzioni, ma non avranno più la possibilità di autorizzare piani di pagamento dilazionati.
Per chi ha debiti arretrati, saranno previsti percorsi separati, gestiti con strumenti ad hoc che non rientrano nella riforma del 2026. In altre parole, i piani di rientro attivi continueranno fino alla loro naturale conclusione, ma dal 2026 in poi non ne verranno autorizzati di nuovi. La nuova filosofia fiscale punta infatti alla chiarezza e alla certezza del pagamento, abbandonando definitivamente la logica delle rate.
