Castel Madama, in arrivo 500 mila euro | Fondi regionali per sistemare la viabilità esterna: strade e sicurezza | Via San Quirico, Colle Piccolo e il Fosso di Vallelunga nel piano

Castel Madama

Castel Madama (Visit Lazio) - Notizialocale

Con la DGR n. 976 del 28 ottobre 2025 Castel Madama ottiene 500.000 euro dalla Regione Lazio per riqualificare le strade comunali esterne: interventi su manto, segnaletica e consolidamenti, con un recupero ambientale atteso da anni.

Per chi vive e lavora a Castel Madama arriva una notizia concreta: mezzo milione di euro per mettere in sicurezza la viabilità comunale esterna. Il finanziamento regionale, formalizzato con la DGR n. 976 del 28 ottobre 2025, è destinato alle aree più esposte dell’anello viario fuori dal centro abitato, da tempo indicate dai residenti come prioritarie per manutenzioni straordinarie e ripristini strutturali. L’obiettivo è ridurre buche, avvallamenti e criticità legate al deflusso delle acque, migliorando al tempo stesso la leggibilità dei percorsi con nuova segnaletica.

Il Comune indica un quadrante preciso su cui intervenire con decisione: il nord-est del territorio. Qui rientrano via di San Quirico, via di Colle Piccolo e le vie limitrofe, tratti che collegano case sparse, aziende agricole e artigiane con i servizi del paese. Il sindaco Michele Nonni ha parlato di un lavoro di squadra tra amministrazione e ufficio tecnico per intercettare risorse extracomunali senza appesantire il bilancio locale, ringraziando la Regione per aver giudicato meritevole la proposta. La linea è chiara: meno annunci e più cantieri, con priorità alla sicurezza di chi percorre ogni giorno queste strade.

Cosa prevede il pacchetto lavori: manto, drenaggi e segnaletica

Nel dettaglio, il programma comprende il rifacimento del manto stradale nei tratti più ammalorati, il risanamento delle cunette e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque piovane, la sostituzione e l’aggiornamento della segnaletica orizzontale e verticale. Dove necessario, sono previsti interventi di consolidamento per eliminare cedimenti e bordi franati, così da evitare restringimenti pericolosi e migliorare la tenuta del piano viabile nelle stagioni di pioggia intensa. La combinazione tra nuovo asfalto, corretta regimentazione idraulica e cartelli più chiari ha un impatto diretto sulla sicurezza: riduce la possibilità di aquaplaning, accorcia gli spazi di frenata e rende più intuitivi gli incroci.

Accanto alla manutenzione stradale c’è un capitolo che parla di qualità paesaggistica. L’assessore ai Lavori pubblici Angelo Moreschini ha posto l’accento sul ripristino ambientale del Fosso di Vallelunga, con la riscoperta della sorgente, del fontanile e del piccolo ponte ad arco in muratura. Sono elementi identitari che negli anni erano stati coperti da rifiuti e rovi, e che ora rientrano in un disegno più ampio: recuperare un corridoio naturale e, insieme, rendere più ordinato il contesto viario che lo costeggia. Per i residenti significa riappropriarsi di un pezzo di territorio, per chi guida significa avere margini più puliti e visibili.

Buche nelle strade
Buche nelle strade (Pexels) – Notizialocale

Tempistiche, cantieri e impatto per i residenti: cosa succede adesso

Con le risorse assegnate, parte la fase operativa che di solito si articola in pochi passaggi essenziali: aggiornamento dei progetti esecutivi, appalto dei lavori e apertura dei cantieri con un cronoprogramma pubblico. Sulle strade di campagna e collina l’ente tende a scegliere micro-cantieri per tratti successivi, così da limitare chiusure totali e garantire l’accesso ad abitazioni, attività rurali e mezzi di servizio. Gli interventi sui drenaggi e sulle cunette vengono spesso anticipati rispetto alla posa del nuovo tappeto d’usura: è il modo più efficace per non ritrovarsi il primo temporale a rovinarne la tenuta.

Il messaggio che arriva da Palazzo comunale è pragmatico: sfruttare i fondi regionali per risolvere criticità croniche, partendo dai tratti più fragili per poi estendere il metodo anche ad altri segmenti della rete viaria esterna. In attesa dei cartelli di cantiere, ai cittadini viene chiesto di segnalare ai canali ufficiali eventuali punti pericolosi, ristagni d’acqua e cartellonistica deteriorata. È un modo semplice per rendere più preciso l’elenco delle priorità e affinare gli interventi. Quando i lavori saranno conclusi, il quadrante nord-est di Castel Madama potrà contare su collegamenti più affidabili, margini più puliti e un contesto naturale recuperato: condizioni che fanno la differenza nella vita quotidiana di chi si muove tutti i giorni su queste strade.