Bollette e pignoramenti: stop per la prima casa se il debito è sotto questa cifra | Il Governo mette la nuova tutela famiglie
Pignoramenti - Notizialocale.it (Fonte:freepik)
Una soglia di tutela fissata a questa cifra evita il pignoramento della prima casa per debiti da bollette nei casi previsti.
Il Governo ha introdotto una misura che protegge la prima casa da procedure esecutive per chi ha accumulato debiti infra-soglia legati alle utenze condominiali. In pratica, se l’importo dovuto resta inferiore a 5.000 euro, l’abitazione principale non può essere pignorata nei casi disciplinati dalla norma.
La novità si inserisce in un contesto economico difficile, segnato da rincari energetici e difficoltà per molti nuclei familiari. L’obiettivo dichiarato è dare ossigeno a chi fatica a fronteggiare le spese domestiche senza però rinunciare alla tutela del proprio abitare.
Una soglia che cambia la gestione dei debiti
La soglia di 5.000 euro rappresenta il limite entro il quale il pignoramento della prima casa, nel caso di debiti da bollette condominiali energetiche, non è più possibile per i soggetti inclusi dalla norma. Tuttavia, per poter beneficiare della tutela è necessario che l’immobile sia l’unico bene di proprietà del debitore, che lo stesso abbia la residenza nell’abitazione, che l’immobile non rientri nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9) e che il debitore rientri nella definizione di “soggetto vulnerabile” prevista dalla legge.
Il meccanismo vuole distinguere tra chi si trova in una fase temporanea di difficoltà economica e chi ha situazioni più gravi di insolvenza. Pur non facendo venir meno l’obbligo di pagamento del debito, limita una delle conseguenze più drastiche quali la vendita forzata dell’abitazione principale.

Cosa cambia per le famiglie e perché la misura può fare la differenza
Per molte famiglie, la soglia di 5.000 euro costituisce un importante spartiacque. Significa che debiti da utenze o condominio fino a quel livello, se ricorrono le condizioni della norma, non comporteranno l’avvio di una procedura esecutiva sull’abitazione principale. Questo riduce notevolmente la pressione psicologica e finanziaria associata al caricamento del debito.
La misura rappresenta anche un incentivo affinché fornitori, condomìni e debitori trovino soluzioni alternative al pignoramento, quali piani di rientro o accordi agevolati. In un momento in cui la stabilità abitativa è un bene essenziale, la norma offre una protezione concreta alle persone più fragili.
