Settimane nera per chi viaggia: bus, metro e treni fermi | Novembre è un mese da incubo per i trasporti

Settimane nera per chi viaggia: bus, metro e treni fermi | Novembre è un mese da incubo per i trasporti

sciopero_dei_trasporti_novembre_-_notizialocale.it

Scioperi a catena in tutto il Paese: dal trasporto pubblico locale ai treni regionali, fino alle merci e ai collegamenti nazionali.

Chi si sposta ogni giorno in treno, bus o metropolitana dovrà prepararsi a un mese complicato. Novembre 2025 sarà infatti segnato da una lunga serie di scioperi che interesseranno il trasporto pubblico e privato, con ripercussioni in quasi tutte le regioni italiane. Le agitazioni coinvolgeranno lavoratori dei settori ferroviario, merci e locale, creando inevitabili disagi a chi utilizza i mezzi per lavoro o studio.

Le prime difficoltà sono attese già a metà mese, con uno sciopero regionale che colpirà la Lombardia. Venerdì 15 novembre, il personale del trasporto pubblico locale aderirà a un’astensione dal lavoro che si svolgerà dalle 18.00 alle 22.00, coinvolgendo in particolare la società Autoguidovie e alcuni collegamenti extraurbani. A seguire, sabato 16 novembre, sarà la volta del settore ferroviario: i lavoratori di Trenord si fermeranno per otto ore, dalle 10.00 alle 17.59, lasciando a rischio gran parte dei treni regionali e suburbani, comprese alcune tratte che collegano Milano con la Brianza e il Pavese.

Non si tratta però di episodi isolati. Nella giornata di lunedì 17 novembre è previsto anche uno sciopero nazionale del trasporto merci, con uno stop di otto ore — dalle 16.00 alle 23.59 — che interesserà la logistica e la distribuzione in tutta Italia. Si tratta di un’astensione che potrebbe avere ripercussioni dirette anche sulle forniture di prodotti e beni di largo consumo, oltre che sui trasporti su gomma.

Il momento più critico arriverà però a fine mese. Giovedì 27 novembre e venerdì 28 novembre il Paese vivrà uno sciopero generale di 24 ore che coinvolgerà trasporti pubblici, ferroviari, autostradali e perfino il settore aereo. Lo stop inizierà alle 21.00 di giovedì 27 e terminerà alla stessa ora del giorno successivo, paralizzando per un’intera giornata gran parte dei collegamenti nazionali. In queste 24 ore, si prevedono cancellazioni di corse di autobus e tram, ritardi e riduzioni del servizio metropolitano, con possibili effetti anche sui voli e sulle tratte ferroviarie a lunga percorrenza.

Le ragioni della protesta e i rischi per chi viaggia

Gli scioperi sono stati proclamati da diverse sigle sindacali per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti, le condizioni di sicurezza e le difficoltà legate all’aumento del costo della vita. Si tratta di un malcontento diffuso che coinvolge migliaia di lavoratori e che, proprio per la varietà dei settori coinvolti, rischia di creare una paralisi temporanea nei trasporti nazionali.

Per i pendolari, le conseguenze sono immediate: corse cancellate, treni soppressi, metro ferme e autobus ridotti al minimo. A Milano, Roma, Napoli e Torino si prevedono giornate particolarmente difficili, con la necessità di ricorrere a mezzi alternativi come car sharing, taxi o spostamenti anticipati.

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Come organizzarsi per ridurre i disagi

In questo contesto, la parola d’ordine è pianificazione. Le aziende di trasporto — Trenitalia, Trenord, Atm, Italo e le principali società di trasporto locale — raccomandano di consultare i propri canali ufficiali per aggiornamenti in tempo reale e per conoscere le fasce di garanzia. In genere, nelle giornate di sciopero, i servizi essenziali vengono assicurati solo nelle prime ore del mattino e in quelle di rientro serale. Tuttavia, nel caso delle agitazioni prolungate di fine mese, le limitazioni potrebbero estendersi a tutto l’arco della giornata.
Chi deve viaggiare in quelle date dovrebbe prevedere partenze anticipate, controllare gli orari aggiornati e verificare eventuali corse straordinarie. Alcune compagnie aeree e ferroviarie hanno già annunciato la possibilità di riprogrammare i biglietti senza penali nei giorni più critici.

Il mese di novembre si annuncia dunque complesso per la mobilità nazionale: un intreccio di proteste, orari ridotti e rallentamenti che metterà a dura prova la pazienza dei pendolari. Le prossime settimane saranno un banco di prova per tutti — lavoratori, viaggiatori e istituzioni — chiamati a muoversi tra scioperi, contratti e diritti, nella speranza che dicembre riporti finalmente un po’ di normalità sulle strade e sui binari italiani.