Tivoli, caos al pronto soccorso | Paziente aggredisce il personale: due operatori feriti
Ospedale (Pexels) - NotiziaLocale
All’ospedale San Giovanni Evangelista un 24enne, arrivato in ambulanza e scortato dalla Polizia, ha colpito infermieri e autista del 118: fumo di paura tra i presenti, indagini in corso.
Serata di tensione al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli. Intorno alle 20 di domenica 16 novembre, un paziente di 24 anni, arrivato in ambulanza con scorta della Polizia dopo essere stato visto in strada in forte agitazione, ha aggredito il personale sanitario. L’episodio ha creato attimi di caos in corsia: urla, oggetti rovesciati, operatori costretti a ripararsi e poi a intervenire per proteggere colleghi e pazienti.
Secondo una prima ricostruzione, il giovane era stato poco prima notato mentre danneggiava alcune auto in sosta. Recuperato da una pattuglia e affidato al 118, è stato trasportato in ospedale. Una volta in pronto soccorso, la situazione è degenerata nel momento in cui l’infermiera lo ha svegliato per effettuare un prelievo di sangue. Il paziente ha iniziato a inveire, si è diretto in bagno rompendo alcuni oggetti, poi ha sbattuto la testa contro la porta e, in preda all’agitazione, ha aggredito il personale.
La sequenza dei fatti: dal triage allo scontro fisico in reparto
La fase più critica è durata pochi minuti ma è stata intensa. L’uomo, già noto come paziente psichiatrico, ha alternato grida e gesti autolesionistici a scatti di aggressività verso chi cercava di contenerlo in sicurezza. A farne le spese sono stati un infermiere di 28 anni e un autista del 118 di 45 anni, colpiti da sputi, strattonamenti e lanci di oggetti. Sul posto gli agenti della Squadra Volanti, già presenti per la scorta, sono intervenuti rapidamente bloccando il 24enne e accompagnandolo in Commissariato per gli accertamenti di rito.
Nei corridoi del pronto soccorso l’episodio ha richiamato l’attenzione di pazienti e accompagnatori. I sanitari hanno messo in sicurezza l’area interessata e ripreso le attività non appena la situazione è tornata sotto controllo. Secondo quanto riferito, non risultano altri feriti tra i presenti. Resta da definire il quadro clinico e comportamentale del giovane, che nelle ore precedenti era già stato segnalato per condotte pericolose in strada.

Sicurezza in corsia, cosa cambia adesso: protocolli, vigilanza e supporto al personale
Le aggressioni in pronto soccorso sono purtroppo episodi ricorrenti in molte strutture, soprattutto nelle fasce orarie serali e notturne. Da tempo il personale chiede presidi di vigilanza più visibili nelle aree a rischio, percorsi dedicati per i pazienti in stato di agitazione e formazione mirata alla gestione delle crisi. Anche la dotazione di strumenti di protezione e l’organizzazione degli spazi — sale filtro, aree di attesa separate, accessi regolati — fanno la differenza quando i minuti diventano decisivi.
Nel caso di Tivoli, l’intervento combinato di sanitari e forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi. Ora gli uffici competenti valuteranno eventuali denunce per lesioni e danneggiamento, mentre la direzione sanitaria potrà aggiornare i protocolli interni per la sicurezza in pronto soccorso. Per chi lavora in prima linea resta la richiesta di un supporto concreto: turni con personale sufficiente, procedure chiare e un raccordo costante con le forze di polizia quando si presentano casi ad alto rischio.
