Centocelle, strage di parabrezza | Decine di auto colpite nella notte: è il quarto blitz in poche settimane, caccia alla “banda dei vetri”

Auto vetri spaccati

Auto vetri spaccati (Pexels) - NotiziaLocale

Quartiere sotto shock: parabrezza, lunotti e finestrini spaccati senza furti. Colpito anche un nove posti di una famiglia con cinque figli, danni stimati oltre 5.000 euro.

Centocelle si è svegliata tra vetri a terra, cofano aperti e tanta rabbia. Nella notte ignoti hanno devastato decine di auto parcheggiate, colpendo parabrezza, lunotti e finestrini con una violenza che lascia pochi dubbi sull’intento: non rubare, ma distruggere. A raccontarlo sono i residenti, scesi in strada all’alba davanti a una piazza trasformata in uno sfasciacarrozze improvvisato. È il quarto blitz notturno in poche settimane e, come già accaduto, non risultano furti all’interno dei veicoli: solo danni mirati ai cristalli e poi la fuga.

Le immagini circolate sui social mostrano file di auto con i vetri esplosi in mille pezzi, i sedili ricoperti di schegge e interni imbrattati dalla polvere di sicurezza. Tra i mezzi colpiti c’è anche un nove posti utilizzato da una famiglia numerosa, con cinque figli: i finestrini sono stati distrutti e il proprietario parla di danni oltre i 5.000 euro, una cifra insostenibile per molte famiglie del quartiere. Nel racconto dei residenti torna sempre lo stesso schema: colpi rapidi, più punti colpiti in pochi minuti, nessun tentativo di scassinare le portiere o forzare i cruscotti.

Il quartiere denuncia: raid coordinati, nessun furto e una piazza nel mirino

Chi vive in zona parla di un’azione coordinata, forse portata avanti da più persone che si muovono insieme per agire in fretta. L’obiettivo sembrerebbero solo i vetri, presi di mira con arnesi capaci di ridurli in frantumi al primo colpo. A dare forza alla denuncia, oltre ai racconti, ci sono le foto e i video rilanciati online, dove si vedono chiaramente parabrezza sfondati e lunotti divelti. La scena del mattino è sempre la stessa: vetri ovunque sull’asfalto, proprietari che fotografano i danni per le assicurazioni, famiglie bloccate perché impossibilitate a usare l’auto per accompagnare bambini e anziani.

Sui social sono intervenuti gruppi molto attivi sul territorio come “Amici di Villa De Sanctis” e pagine come “Welcome to favelas”, che hanno raccolto testimonianze e segnalazioni a catena. In molti dicono di aver sentito rumori secchi nella notte, simili a esplosioni di plastiche e vetri, senza però riuscire a vedere chi colpiva. Altri raccontano di aver scoperto il danno solo uscendo all’alba per andare al lavoro. Il risultato è un clima di esasperazione: c’è chi ha già cambiato il parabrezza più di una volta e ora teme che il prossimo blitz arrivi tra pochi giorni.

Auto sfasciate
Auto sfasciate (Pexels) – NotiziaLocale

Le richieste dei residenti: telecamere, pattuglie e una risposta rapida

La comunità chiede più sicurezza: pattuglie nelle fasce notturne, telecamere nei punti più esposti, controlli mirati nelle ore in cui i raid si ripetono. Secondo i residenti, senza una prevenzione visibile e continua, i vandali si sentono liberi di tornare. Si parla della necessità di coprire gli accessi alla piazza e alle vie limitrofe con occhi elettronici in grado di identificare chi entra e chi esce negli orari a rischio, così da aiutare le indagini e scoraggiare nuove azioni.

Nel frattempo, il quartiere prova a organizzarsi: chat di vicinato più attive, segnalazioni immediate al 112 alla prima anomalia, raccolta di video privati per metterli a disposizione delle forze dell’ordine. I residenti si aspettano che l’area venga ripulita in fretta dai vetri per ridare agibilità ai parcheggi e che, già dalle prossime notti, la presenza delle pattuglie sia ben visibile. L’appello è netto: “Non si può convivere con raid che minacciano la sicurezza e trasformano la piazza in una discarica di auto danneggiate”.