Scatta la rivoluzione pedonale: Piazza Venezia viene trasformata: Gualtieri non molla | i romani restano bloccati
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Piazza Venezia cambia volto: il progetto di una grande area pedonale avanza nonostante dubbi, proteste e timori sul traffico. Il sindaco Gualtieri conferma la linea, mentre la città vive già i primi disagi.
Il cuore simbolico di Roma si prepara a una trasformazione che non ha precedenti. La decisione di avviare un percorso di pedonalizzazione progressiva di Piazza Venezia segna uno dei punti più ambiziosi della strategia urbana degli ultimi anni. Una scelta che punta a restituire spazio alle persone, ridurre l’inquinamento e valorizzare un punto nevralgico della Capitale, ma che allo stesso tempo ha scatenato polemiche e preoccupazioni tra residenti, commercianti e automobilisti.
La piazza, da sempre snodo fondamentale per chi attraversa il centro, vive da settimane un clima di tensione: deviazioni, cantieri e chiusure parziali stanno mettendo alla prova la mobilità, con ripercussioni immediate sul traffico. Per molti romani, abituati a considerare Piazza Venezia come una cerniera indispensabile tra le principali direttrici della città, la rivoluzione pedonale appare ancora difficile da accettare.
Il progetto avanza nonostante le critiche
Il sindaco Gualtieri ha ribadito che l’obiettivo è quello di rendere la piazza un grande spazio pedonale in linea con le capitali europee più avanzate sul fronte della mobilità sostenibile. Non si tratta, secondo lui, di un intervento improvvisato, ma di una scelta studiata per migliorare la qualità della vita e alleggerire l’impatto del traffico nel centro storico. Le modifiche, però, richiedono tempo: una sequenza di fasi, ognuna con cantieri, nuove regolazioni del traffico e modifiche alla viabilità.
I cittadini, intanto, sperimentano quotidianamente gli effetti collaterali della transizione. Le code si allungano, gli autobus procedono a rilento e molti automobilisti raccontano viaggi raddoppiati nei tempi. Il timore diffuso è che la situazione possa peggiorare con l’avanzare dei lavori, soprattutto in vista delle future chiusure totali della piazza, considerate inevitabili dagli addetti ai lavori.

I romani tra entusiasmo e frustrazione: il centro cambia ritmo
Se da un lato c’è chi sostiene la scelta, convinto che una piazza alleggerita dalle auto rappresenti un valore culturale e ambientale, dall’altro cresce il malcontento di chi vede la pedonalizzazione come un ulteriore ostacolo alla mobilità già complessa della Capitale. Le attività commerciali temono un calo dei passaggi, almeno nella fase iniziale, e molti lavoratori del centro storico lamentano ritardi quotidiani dovuti alle modifiche improvvise della circolazione.
Il comune, dal canto suo, rassicura sul fatto che i cantieri saranno accompagnati da nuove soluzioni di mobilità, potenziamenti del trasporto pubblico e percorsi pedonali sicuri. Ma la realtà, per ora, è fatta di romani intrappolati nel traffico, di motorini che cercano strade alternative, di autobus costretti a rallentamenti continui. Una fotografia che evidenzia quanto sia complessa la transizione verso una città più vivibile.
Il cantiere di Piazza Venezia rappresenta però anche una promessa: quella di una Roma che guarda al futuro, più simile alle grandi capitali che hanno scelto di valorizzare il patrimonio storico liberandolo dalle auto. La strada è lunga e il percorso tortuoso, ma la convinzione del sindaco sembra non vacillare. Nel frattempo, i romani restano bloccati tra speranza e frustrazione, osservando una piazza che cambia e che, presto, sarà completamente diversa da come l’hanno sempre conosciuta.
