Velletri, novembre ai Musei Civici | Tra archeologia, teatro alle Stimmate e “Memoria e Futuro”: il programma completo

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Velletri (Lorenzo Taccioli) - NotiziaLocale

Mostre e conferenze, la vetrina nazionale alla BMTA di Paestum, e a fine mese lo spettacolo “Un’Orestea” nell’Area Archeologica delle SS. Stimmate: la rete museale rilancia con un cartellone diffuso in città.

Un mese pieno, pensato per pubblici diversi e cucito sui luoghi-simbolo della città. Novembre 2025 dei Musei Civici di Velletri ha un filo conduttore chiaro: raccontare la storia locale con strumenti contemporanei, alternando appuntamenti scientifici, occasioni divulgative e spettacolo dal vivo in spazi dal grande valore identitario. L’avvio “fuori porta” – la presenza alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum tra fine ottobre e i primi di novembre – ha dato visibilità nazionale al sistema museale veliterno, ai suoi percorsi e all’area archeologica. Poi la programmazione è rientrata in città, con incontri e attività che hanno toccato sale espositive, l’Area Archeologica delle SS. Stimmate e le sedi comunali dedicate alla cultura.

Il progetto ombrello “Velletri: Memoria e Futuro” continua a fare da cornice agli appuntamenti autunnali, unendo i Musei Civici e l’Area delle Stimmate in un racconto integrato che mette insieme scavo, paesaggio, botanica e patrimonio materiale. Le iniziative hanno confermato la formula mista: momenti più tecnici per chi vuole approfondire, attività per famiglie e scuole, e serate pensate per riaccendere la relazione dei cittadini con i luoghi della cultura fuori dai circuiti strettamente museali. In parallelo, prosegue il lavoro di rete con Comune e fondazioni, che consente di aprire gli spazi anche a linguaggi meno consueti per un museo, come il teatro classico site-specific.

Cosa è già successo: la vetrina di Paestum e gli appuntamenti divulgativi in città

Il mese si è aperto nel segno della promozione del patrimonio. Alla BMTA di Paestum, vetrina mediterranea dedicata a turismo archeologico e valorizzazione, Velletri ha presentato il proprio sistema museale, con uno stand e un’agenda di incontri che hanno messo al centro percorsi e itinerari, dall’archeologia alla lettura del paesaggio. È un tassello importante per posizionare la città nel circuito di chi viaggia alla ricerca di esperienze culturali strutturate e di qualità, e per raccontare a un pubblico più ampio la filiera che tiene insieme musei, area archeologica e territorio.

Rientrati a Velletri, gli appuntamenti di novembre hanno ripreso la via dei laboratori e delle conferenze, nel solco di “Memoria e Futuro”. Il progetto – presentato a inizio autunno – punta su quattro percorsi tematici, con attività che incrociano educazione al patrimonio, natura e archeologia, e iniziative pensate per legare i due Musei Civici all’Area delle Stimmate. Nelle sale e negli spazi esterni, i curatori hanno proposto incontri divulgativi e momenti di restituzione alla comunità del lavoro di ricerca, consolidando il ruolo del museo come presidio civile oltre che come luogo di conservazione.

Cosa sta per arrivare: “Un’Orestea” alle Stimmate e i percorsi tra museo e territorio

Il passaggio più atteso del calendario è in coda al mese: l’Area Archeologica delle SS. Stimmate si prepara a diventare scenografia naturale per “Un’Orestea”, da Eschilo, con gli allievi del Centro di Formazione e Ricerca Teatrale “Accademia Bernini”, per due serate a fine novembre. L’evento, realizzato con la collaborazione dei Musei Civici e con il sostegno del Comune e della Fondazione per l’Arte e la Cultura, porta il teatro classico in un contesto unico, creando un ponte tra la materia archeologica e la parola scenica. È un modo concreto per tenere viva l’area, renderla familiare e trasformarla periodicamente in un palcoscenico che parla alla città e ai visitatori.

Il resto del cartellone scorre lungo i binari della programmazione autunnale: percorsi guidati che uniscono i poli museali all’Area delle Stimmate, attività educative per i più giovani e giornate a tema costruite con partner del territorio. L’obiettivo è duplice: fidelizzare i pubblici locali e costruire motivi di visita per chi arriva dai Castelli e dall’area metropolitana. In prospettiva, la rete museale continuerà a presidiare i grandi appuntamenti del calendario cittadino, con aperture straordinarie, visite condotte dagli archeologi e momenti divulgativi su metodi, scoperte e cantieri di ricerca.

Novembre, insomma, si conferma un mese “ponte” tra visibilità esterna e restituzione alla comunità: prima la vetrina nazionale, poi gli appuntamenti diffusi che rimettono al centro luoghi, storie e persone. Con un linguaggio accessibile e un ritmo riconoscibile, i Musei Civici di Velletri mostrano di saper dialogare con pubblici diversi senza rinunciare al rigore scientifico, facendo del rapporto con l’Area delle Stimmate la chiave di volta di un racconto che unisce memoria e futuro. A fine mese, con “Un’Orestea”, quel racconto si farà teatro: la prova che il patrimonio archeologico può essere non solo studiato e protetto, ma anche vissuto, ascoltato e condiviso, sotto le stelle di Velletri.