Viaggi senza soste: l’autostrada ricarica l’auto in movimento | addio ansia da colonnina

Viaggi senza soste: l’autostrada ricarica l’auto in movimento | addio ansia da colonnina

autostrada ricarica auto - notizialocale.it

Arriva la tecnologia che promette di rivoluzionare davvero la mobilità elettrica: un’autostrada capace di ricaricare le auto mentre viaggiano, eliminando la necessità delle soste alle colonnine e cambiando per sempre il concetto di autonomia.

Il sistema, già sperimentato in diversi tratti pilota europei, utilizza bobine installate sotto l’asfalto che trasferiscono energia direttamente al veicolo in marcia. È una tecnologia pensata per i lunghi viaggi, il punto debole della mobilità elettrica: niente più tappe obbligate, nessun timore di restare con la batteria scarica, nessuna dipendenza dalla disponibilità delle colonnine nei periodi di maggior traffico.

La ricarica avviene in modo continuo e automatico: basta percorrere il tratto abilitato perché l’auto inizi a rifornirsi di energia, mantenendo la batteria stabile anche per centinaia di chilometri consecutivi. Una soluzione che punta a risolvere uno dei principali ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici, ovvero l’ansia da autonomia che ancora frena molti automobilisti nel passaggio alla nuova tecnologia.

Come funziona la ricarica mentre viaggi

Il cuore del sistema è l’induzione magnetica: un processo simile a quello delle basi di ricarica wireless per smartphone, ma applicato in scala molto più grande. Sotto la pavimentazione stradale vengono inseriti moduli collegati alla rete elettrica che generano un campo magnetico. L’auto, dotata di un ricevitore compatibile, trasforma quel campo in energia utile per alimentare il motore e ricaricare la batteria.

La ricarica non è uguale a quella “veloce” delle colonnine, ma è costante e continua. Questo significa che anche un incremento moderato, mantenuto per decine o centinaia di chilometri, può garantire un’autonomia praticamente illimitata. Per molti osservatori, è questa la vera svolta attesa dal settore, perché supera il limite strutturale delle soste obbligate e delle infrastrutture concentrate solo in alcuni punti strategici.

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Una tecnologia che cambia l’idea stessa di mobilità

Le case automobilistiche guardano con crescente interesse al progetto, che potrebbe modificare radicalmente la progettazione delle batterie. Se l’autonomia non sarà più un problema, i veicoli futuri potrebbero utilizzare accumulatori più leggeri e meno costosi, con benefici anche sull’impatto ambientale della produzione.

Gli esperti sottolineano inoltre che la ricarica in movimento potrebbe ridurre drasticamente la domanda di colonnine ad alta potenza, distribuendo l’energia lungo tutta la rete stradale e alleggerendo i picchi di consumo. Una prospettiva che renderebbe più semplice la gestione elettrica nazionale, soprattutto nei periodi di traffico intenso e di aumento della quota di auto elettriche in circolazione.

La tecnologia è ancora in fase di espansione, ma i risultati delle prime sperimentazioni indicano che il modello è realisticamente applicabile su larga scala. Se l’evoluzione proseguirà secondo le aspettative, i prossimi anni potrebbero segnare la fine definitiva delle soste forzate alle colonnine: si viaggerà, semplicemente, e l’auto si ricaricherà da sola lungo il percorso.