Pensione d’oro a dicembre: arriva la gratifica natalizia dall’INPS | Doppia buona notizia per questi pensionati
Pensioni di dicembre-Notizialocale.it (Fonte:pexels)
Dicembre porta una doppia buona notizia per i pensionati: pagamento anticipato al 1° del mese e una gratifica natalizia che, per chi ha maturato l’intero anno contributivo, equivale a una mensilità aggiuntiva completa.
L’ultimo cedolino dell’anno è sempre il più atteso, ma nel 2025 si carica di un valore ancora più significativo. L’INPS, come previsto dalle disposizioni per i pagamenti di fine anno, ha fissato l’erogazione delle pensioni al primo giorno utile del mese, offrendo ai cittadini un anticipo che permette di affrontare con maggiore serenità le spese delle festività. Un’accelerazione che si accompagna alla tradizionale gratifica natalizia, un sostegno che rappresenta una boccata d’ossigeno in un periodo spesso denso di uscite.
Il meccanismo è quello consolidato: chi ha percepito tutti i dodici mesi di pensione nel corso dell’anno riceve l’importo pieno della tredicesima, calcolato sulla base dei contributi maturati e della prestazione percepita. Per molti pensionati, soprattutto quelli con redditi più bassi, questo accredito aggiuntivo diventa un aiuto fondamentale per far fronte alle spese straordinarie di dicembre, dai regali alle bollette invernali, passando per le cure e gli impegni quotidiani che spesso pesano più del previsto.
Anticipo del pagamento: perché il 1° dicembre diventa una data chiave
Secondo l’INPS, l’anticipo del cedolino di dicembre non è solo una scelta organizzativa, ma una misura pensata per evitare ritardi legati alle chiusure bancarie e all’intenso calendario delle festività. Ricevere la pensione il primo giorno del mese permette ai pensionati di pianificare con maggiore certezza le spese imminenti, senza timori di sovrapposizioni o slittamenti. La data unica, che vale sia per chi ritira allo sportello sia per chi riceve l’accredito su conto, garantisce uniformità e semplificazione.
Per molti nuclei familiari che dipendono dall’assegno previdenziale, questo anticipo è una garanzia importante: sapere di avere la disponibilità economica già nelle prime ore di dicembre significa poter programmare i pagamenti e gestire il budget con un margine più ampio. La tredicesima che si somma alla mensilità ordinaria rende il cedolino particolarmente ricco, motivo per cui viene spesso definito “l’assegno d’oro” dell’anno.

La gratifica natalizia: come funziona e chi riceve l’importo pieno
La gratifica natalizia segue regole precise, che premiano chi ha avuto un anno contributivo regolare. Chi ha percepito tutte le dodici mensilità riceve un importo pieno calcolato secondo i criteri della pensione di riferimento. Chi invece ha avuto solo parte dell’anno maturato vede la tredicesima ridotta proporzionalmente ai mesi di contribuzione riconosciuti. Non si tratta quindi di un bonus uguale per tutti, ma di un trattamento costruito sulla storia individuale del pensionato.
In ogni caso, la tredicesima rappresenta un elemento cruciale del bilancio familiare di fine anno. Molti anziani la destinano alla spesa alimentare, ai regali per figli e nipoti o alla copertura delle bollette invernali, che tendono ad aumentare con il freddo. Il valore sociale di questa mensilità aggiuntiva resta altissimo, perché consente di affrontare con maggiore dignità e tranquillità un periodo dell’anno che altrimenti rischierebbe di pesare in modo eccessivo sulle spalle di chi vive con redditi fissi. Con l’anticipo del pagamento e la garanzia dell’intera tredicesima per chi ne ha diritto, dicembre si trasforma così in un mese decisivo per la stabilità economica di milioni di pensionati italiani.
