Tivoli, nuovo Ospedale Tiburtino | Stanziati 30 mila euro per lo studio ambientale: cosa accadrà adesso
Comune di Tivoli (Web) - Notizialocale.it
Il percorso verso la costruzione del nuovo Ospedale Tiburtino compie un altro passo decisivo. La Asl Roma 5 ha infatti stanziato poco più di 30.900 euro per affidare a una società specializzata lo studio sull’impatto ambientale del progetto, un’opera sanitaria da 347 posti letto che sorgerà a Tivoli Terme. La struttura nascerà in un’area particolarmente delicata, a ridosso di una Zona Speciale di Conservazione, e proprio per questo l’azienda sanitaria è tenuta per legge a sottoporre il progetto a una valutazione approfondita. Una fase tecnica ma fondamentale, che racconta quanto questa opera possa incidere sul territorio, sia dal punto di vista sanitario che ambientale.
Il nuovo ospedale è previsto in via Cesurni, su terreni dell’ex Pio Istituto Santo Spirito, in un’area di circa 87 mila metri quadrati compresa tra via Cesurni, strada Martellona e l’autostrada A1. Si tratta di un investimento complessivo di circa 205 milioni di euro per un policlinico moderno, dotato di otto sale operatorie e pensato per diventare il punto di riferimento sanitario per Tivoli, l’area tiburtina e una parte della provincia nord-est di Roma. La vicinanza al sito della Rete Natura 2000 “Travertini Acque Albule (Bagni di Tivoli)” impone però regole rigide: niente può essere lasciato al caso, soprattutto quando si parla di biodiversità e tutela degli habitat naturali.
Cosa prevede lo studio di incidenza ambientale sul nuovo ospedale
Con una delibera firmata dalla direttrice generale Silvia Cavalli, la Asl Roma 5 ha affidato alla società “Iride Srl – Istituto per la Ricerca e l’Ingegneria dell’Ecosostenibilità” l’incarico per la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) e la redazione dello Studio di Incidenza Ambientale (SIncA). L’importo complessivo dell’incarico è pari a 30.958,72 euro. Non si tratta di una scelta discrezionale, ma di un passaggio obbligato: la normativa nazionale prevede che, in presenza di aree protette o sensibili, ogni grande opera venga analizzata per individuare possibili impatti su flora, fauna, qualità dell’aria, acqua e suolo.
Lo studio dovrà verificare se la costruzione e il funzionamento del nuovo ospedale possano alterare l’equilibrio dell’area protetta confinante, classificata come Zona Speciale di Conservazione nell’ambito della Rete Natura 2000. Si tratta di una rete ecologica europea che punta a proteggere habitat e specie ritenuti di interesse comunitario. Il lavoro dei tecnici servirà a valutare eventuali criticità e, se necessario, suggerire misure di mitigazione: dalla gestione delle acque alla progettazione dei parcheggi, dal contenimento dell’inquinamento luminoso e acustico alla tutela delle specie presenti.
In pratica, l’ospedale non viene messo in discussione, ma deve dimostrare di poter convivere con il territorio in modo sostenibile. La Valutazione di Impatto Ambientale, e in particolare la VIncA, nascono proprio con questo obiettivo: pesare benefici e rischi, prevedere gli effetti dell’opera prima che i cantieri vengano aperti e correggere in anticipo ciò che potrebbe generare danni irreversibili. Per una struttura di queste dimensioni, con oltre trecento posti letto e un flusso quotidiano di personale, pazienti e visitatori, la fase di studio è uno strumento di prevenzione indispensabile.
Per la Asl Roma 5 questa è anche un’occasione per dare un segnale sul piano della trasparenza. L’affidamento dell’incarico, infatti, viene presentato come un atto dovuto ma anche come un passaggio di responsabilità verso i cittadini che vivono nei pressi dell’area, i comitati locali e le realtà ambientaliste. Sapere che un soggetto esterno e specializzato analizzerà il progetto aiuta a ridurre diffidenze e timori legati a consumo di suolo, traffico, inquinamento e trasformazione del paesaggio.

Tempi, ricadute sul territorio e prossimi passaggi del progetto
Lo studio ambientale rappresenta una tappa chiave del percorso burocratico del nuovo Ospedale Tiburtino. Una volta completata la Valutazione di Incidenza e redatto il SIncA, i documenti saranno esaminati dalle autorità competenti che dovranno autorizzare il prosieguo del progetto. In caso di rilievi o osservazioni, la Asl e i progettisti potranno essere chiamati a integrare o modificare alcuni aspetti del piano, in modo da renderlo compatibile con gli obiettivi di tutela dell’area “Travertini Acque Albule”. Solo dopo la chiusura di questa fase sarà possibile passare concretamente alla fase operativa dei cantieri.
Se il percorso non incontrerà ostacoli rilevanti, il nuovo ospedale potrà diventare nei prossimi anni un motore di sviluppo per la zona di Tivoli Terme. Oltre al potenziamento dell’offerta sanitaria, sono attesi benefici in termini di occupazione, servizi e viabilità, con opere di collegamento che potrebbero migliorare anche gli spostamenti quotidiani dei residenti. Al tempo stesso, però, la presenza della Zona Speciale di Conservazione continuerà a fare da “sentinella ambientale”, imponendo prudenza nelle scelte urbanistiche future e maggiore attenzione a ogni intervento nelle aree limitrofe.
Per il territorio tiburtino, quindi, il nuovo ospedale non è soltanto un grande cantiere in arrivo, ma un banco di prova su come conciliare diritto alla salute e tutela dell’ambiente. Dalla qualità e dalla serietà dello studio di incidenza ambientale dipenderà in parte la capacità di rendere compatibili questi due obiettivi, trasformando un investimento da oltre 200 milioni di euro non solo in un’opera sanitaria moderna, ma anche in un esempio di integrazione rispettosa con il patrimonio naturale che circonda Tivoli Terme.
