Dimore storiche del Lazio aperte gratis | Due weekend tra ville, castelli e giardini segreti: il programma completo

Castello Chigi

Castello Chigi (Dimore Storiche Lazio) - NotiziaLocale

Ottantatré dimore storiche del Lazio aprono le porte gratuitamente in due weekend tra fine novembre e metà dicembre, con visite, eventi speciali e un concorso per il miglior allestimento natalizio.

Un viaggio nel tempo, tra saloni affrescati, giardini storici e palazzi che di solito si possono solo ammirare da fuori. Nel Lazio torna l’iniziativa dedicata alle dimore storiche, con 83 tra ville, castelli, palazzi nobiliari, complessi monastici e siti Unesco aperti gratuitamente al pubblico per due fine settimana. Un’occasione per scoprire alcune delle bellezze più preziose e spesso nascoste della regione, in un clima già pienamente natalizio grazie a un concorso dedicato agli addobbi più suggestivi.

Le aperture straordinarie sono previste in due weekend: il primo a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre, il secondo a metà dicembre. In queste giornate i visitatori potranno entrare gratuitamente in dimore normalmente chiuse o difficilmente accessibili, partecipare a visite guidate, passeggiare in parchi e giardini storici e vivere ambienti che raccontano secoli di storia del Lazio. Il progetto coinvolge l’intero territorio regionale, dalla Capitale alle province, con percorsi che si snodano tra Roma, Viterbo, Frosinone, Latina e Rieti.

Ville, castelli e siti Unesco: cosa si potrà visitare nei due weekend

Il cuore dell’iniziativa è la rete delle dimore storiche del Lazio, che oggi conta oltre 200 siti tra proprietà pubbliche e private. Dentro ci sono veri e propri simboli del patrimonio artistico italiano, come Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli, entrambe riconosciute come Patrimonio dell’Umanità. Ma il calendario delle aperture comprende anche luoghi meno conosciuti, spesso fuori dai circuiti turistici tradizionali, che permettono di scoprire un’altra faccia della regione.

Tra le nuove dimore entrate nella rete spiccano il Palazzo Mazzenga di Alvito e il complesso del Monacato di Villa Eucheria con il Criptoportico di Castrocielo, in provincia di Frosinone, oltre al Palazzo Comunale di Vetralla, nel Viterbese. A questi si aggiungono ville di campagna, antichi palazzi di famiglia, fortificazioni e residenze di pregio distribuite in piccoli borghi e centri storici. In molti casi si tratta di posti che i cittadini vedono da anni dall’esterno, ma che non hanno mai avuto l’occasione di visitare.

Ogni dimora avrà un programma specifico, con orari di apertura e modalità di accesso indicate nei canali ufficiali dell’iniziativa. In alcuni casi sono previste visite guidate su prenotazione, in altri ingressi liberi fino a esaurimento posti. L’obiettivo è creare un’esperienza diffusa: non un unico grande evento, ma una serie di finestre aperte contemporaneamente in tutta la regione, così da permettere a chi vive vicino di scoprire i tesori del proprio territorio e a chi arriva da fuori di costruire veri e propri itinerari di visita.

Molte dimore coglieranno l’occasione per raccontare non solo la propria storia architettonica e artistica, ma anche il legame con le famiglie che le hanno abitate, con i paesaggi agricoli circostanti e con le comunità locali. In alcuni casi saranno organizzati piccoli eventi collaterali, come presentazioni, mostre temporanee o momenti musicali, per rendere ancora più coinvolgente la visita.

Gara di addobbi natalizi e prospettive per il patrimonio storico del Lazio

La novità che rende ancora più particolare questa edizione è il concorso per il miglior allestimento natalizio. Le dimore che partecipano all’iniziativa sono invitate a preparare decorazioni ispirate alla tradizione storica, culturale e artistica del proprio territorio. Non semplici luci e ghirlande, quindi, ma veri e propri allestimenti pensati per valorizzare atmosfere, simbologie e oggetti legati alla storia della dimora e della zona in cui si trova.

Una commissione valuterà le proposte sulla base di diversi criteri, come l’originalità, l’effetto scenografico, il messaggio trasmesso e l’uso di materiali e tecniche artigianali. In palio c’è un premio di 5.000 euro da reinvestire direttamente nella dimora vincitrice, destinato a interventi di miglioramento dell’immagine, della fruibilità e dell’accoglienza. Un modo concreto per trasformare la creatività natalizia in uno strumento di tutela del patrimonio, con ricadute positive nel medio periodo.

Per la Regione il progetto delle dimore storiche è ormai diventato una leva stabile di promozione culturale e turistica. Le aperture straordinarie, soprattutto quando legate a momenti simbolici come il periodo pre-natalizio, servono a far conoscere luoghi che spesso non sono inseriti nei grandi itinerari ma che rappresentano la memoria viva delle comunità locali. Allo stesso tempo, l’iniziativa offre ai proprietari e ai gestori, pubblici e privati, un’occasione per entrare in rete, raccontarsi e attirare nuovi visitatori.

Guardando oltre questi due weekend, l’obiettivo è rendere sempre più continua la possibilità di accesso alle dimore storiche del Lazio, con aperture programmate lungo tutto l’anno e attività collegate al turismo lento, all’enogastronomia, ai percorsi naturalistici e culturali. Le giornate dedicate alle visite gratuite e la gara di addobbi di Natale diventano quindi non solo un evento da segnare in agenda, ma anche un tassello di un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio diffuso. Per chi ama scoprire l’anima nascosta dei territori, sarà difficile lasciarsi sfuggire la possibilità di entrare, almeno per un giorno, in alcune delle più belle case della storia del Lazio.