Stand-by assassino: piccoli led accesi che pesano davvero sulla bolletta | Il giro di spine serale che vale uno stipendio a fine anno
Prese elettriche-Notizialocale.it (Fonte:Pexels)
I piccoli led che restano accesi di notte non sono innocui: lo stand-by costa decine di euro l’anno per ogni famiglia e spegnerlo può trasformarsi in un risparmio sorprendentemente alto.
La scena è sempre la stessa: televisore spento ma con la lucina rossa accesa, modem che lampeggia, caricabatterie lasciati nelle prese, console e decoder pronti a riattivarsi con un click. È lo stand-by, un consumo costante e silenzioso che molti sottovalutano perché non si vede e non si sente, ma che continua ad assorbire energia ventiquattr’ore su ventiquattro. Secondo recenti analisi, la somma di tutti questi microconsumi incide in modo significativo sulla spesa elettrica annuale.
Quello che sembra un dettaglio marginale si trasforma in un costo reale, soprattutto se moltiplicato per il numero di dispositivi presenti in casa. Televisori, monitor, piccoli elettrodomestici, decoder e apparecchi smart continuano a consumare anche quando crediamo che siano spenti. Uno spreco che spesso si evita con un gesto di pochi secondi, e che nel corso di dodici mesi può fare la differenza tra una bolletta leggera e una più salata.
Quanto pesa davvero lo stand-by: i numeri che non ti aspetti
Le simulazioni sui consumi mostrano che lo stand-by può costare più di quanto molti immaginino. Ogni apparecchio lasciato in attesa consuma pochi watt, ma il conteggio finale parla chiaro: sommando televisori, modem, console, microonde con display e caricabatterie lasciati inseriti, si arriva facilmente a un consumo annuo paragonabile a quello di un piccolo elettrodomestico attivo. In media, per ogni abitazione si perdono tra i 50 e gli 80 euro l’anno solo per apparecchi mai realmente spenti.
A pesare non è tanto il singolo dispositivo, quanto il loro insieme. Una casa moderna può ospitare tra dieci e venti apparecchi che mantengono acceso almeno un led anche a riposo. Eliminare o ridurre questo consumo significa recuperare energia a costo zero, senza rinunciare a comfort o funzionalità. Si tratta quindi di una forma di risparmio “invisibile”, ma estremamente concreta per chi vuole alleggerire la bolletta senza stravolgere le proprie abitudini.

Prese multiple, timer e una buona routine serale: come tagliare il consumo nascosto
La soluzione più immediata è organizzare i dispositivi in gruppi, collegandoli a ciabatte con interruttore. In questo modo, con un solo gesto, si possono spegnere completamente televisore, decoder, console e altri apparecchi che non devono restare attivi durante la notte. Un’accortezza che permette di risparmiare energia senza perdere tempo e senza staccare manualmente ogni singola spina.
Un’altra strategia utile consiste nell’utilizzare prese con timer o smart plug, capaci di interrompere automaticamente l’alimentazione nelle ore in cui non serve. È una soluzione particolarmente efficace per modem, router e dispositivi che lavorano solo in determinate fasce della giornata. Una routine serale di pochi minuti può trasformarsi in un risparmio annuo simile a un mini stipendiolo, dimostrando che anche l’energia nascosta può essere domata con semplici accorgimenti domestici.
