Centro storico, scatta la stretta via le keybox dagli ingressi: “Rovinano il decoro” | Nuove regole per B&B e affitti brevi

Centro storico, scatta la stretta via le keybox dagli ingressi: “Rovinano il decoro” | Nuove regole per B&B e affitti brevi

addio_alle_key_box_-_notizialocale.it

Il Campidoglio interviene sulle cassette porta-chiavi installate sui portoni del centro: considerate invasive e dannose per il patrimonio urbano.

Nel cuore di Roma arriva una nuova misura destinata a incidere sulla gestione degli affitti brevi e delle strutture extra-alberghiere. Il Comune ha infatti avviato la rimozione delle keybox, le cassette porta-chiavi installate su portoni, grate e muri del centro storico per consentire check-in autonomi ai turisti. Una pratica sempre più diffusa, ma considerata dal Campidoglio un fattore di degrado visivo e di compromissione del decoro dei palazzi storici.

L’intervento, già partito in alcune zone sensibili del I Municipio, punta a contrastare un fenomeno cresciuto rapidamente negli ultimi anni insieme all’esplosione degli affitti brevi. Molti residenti hanno segnalato come le scatoline metalliche fissate agli ingressi alterino l’estetica degli edifici, ostruiscano passaggi e possano facilitare atti vandalici o tentativi di effrazione. Il Comune, dopo una serie di sopralluoghi e segnalazioni, ha deciso di intervenire con una linea più rigida.

Perché le keybox finiscono nel mirino e quali rischi comportano

Secondo l’amministrazione, le keybox rappresentano un elemento estraneo e invasivo che non si integra con il tessuto architettonico del centro storico, tutelato da vincoli urbanistici e artistici. In molti casi sono fissate direttamente ai portoni di legno, ai muri in pietra o alle ringhiere, danneggiando strutture delicate e compromettendo la fruibilità degli ingressi condominiali. Oltre al tema estetico, viene sollevata anche una questione di sicurezza: la presenza diffusa di cassette standardizzate potrebbe facilitare furti, forzature o accessi non autorizzati.

L’assessore competente ha ribadito che il Comune non intende ostacolare l’attività ricettiva, ma regolamentare un fenomeno che ha raggiunto livelli difficili da gestire. L’uso massiccio delle keybox, secondo l’amministrazione, è il simbolo di una deregulation che rischia di compromettere la vivibilità del centro, già messo alla prova da sovraffollamento turistico e carenza di residenti.

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Come cambia la gestione degli affitti brevi e cosa succede ora

La rimozione delle cassette è solo il primo passo di una strategia più ampia dedicata alla regolazione degli affitti brevi nel cuore della città. Il Comune chiederà ai proprietari e ai gestori di ricorrere a sistemi meno invasivi, come dispositivi interni al condominio o soluzioni digitali che non richiedano installazioni su suolo pubblico o su facciate vincolate. Sono previste anche verifiche mirate e, nei casi più gravi, sanzioni per chi non rispetterà le nuove direttive.

La misura ha raccolto pareri contrastanti: da un lato i residenti che da tempo chiedono interventi contro l’eccesso di strutture ricettive nel centro, dall’altro alcuni gestori che temono complicazioni operative nei check-in. L’amministrazione assicura però che il confronto rimane aperto e che l’obiettivo è trovare un equilibrio tra turismo, sicurezza e tutela del patrimonio. Nei prossimi mesi saranno definite linee guida più dettagliate per garantire ordine, decoro e una migliore convivenza tra chi vive e chi visita la città.