Stipendio, dove si guadagna di più: l’Italia fuori dalla top ten | I dati parlano chiaro e conviene trasferirsi qui subito
Dove si guadagna di più - Notizialocale.it (Fonte: Pexels)
L’ultima analisi internazionale mostra una classifica che non lascia dubbi: l’Italia non rientra tra i Paesi con gli stipendi più alti del 2025, mentre alcune nazioni europee e non solo registrano retribuzioni nettamente superiori.
Il confronto globale sugli stipendi elaborato da Esquire sulla base dei principali report economici evidenzia un divario salariale che continua a crescere. Nelle economie più forti, stipendi medi e potere d’acquisto seguono ritmi ben diversi rispetto a quelli italiani, dove inflazione e crescita lenta comprimono la retribuzione reale. Molti giovani e professionisti valutano sempre più spesso il trasferimento all’estero, convinti dalle condizioni economiche più favorevoli offerte da altri Paesi.
La classifica del 2025, che mette in relazione stipendio medio annuo e costo della vita, conferma che l’Italia rimane lontana dalle prime posizioni. Mentre alcune nazioni europee si confermano ai vertici mondiali, altre sorprendono con aumenti salariali rilevanti e politiche fiscali vantaggiose per i lavoratori.
I Paesi con gli stipendi più alti del mondo nel 2025
Secondo l’analisi riportata da Esquire, la Svizzera guida ancora una volta la classifica globale grazie a stipendi medi tra i più elevati e a un mercato del lavoro particolarmente stabile. Subito dopo compaiono Lussemburgo, Islanda e Stati Uniti, dove la retribuzione annuale media supera ampiamente gli standard europei. In queste nazioni, ingegneri, professionisti digitali, sanitari e tecnici specializzati raggiungono compensi che, in Italia, sono difficili anche solo da avvicinare.
Completano la top ten Paesi come Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Australia, Singapore e Germania, tutti caratterizzati da salari competitivi e politiche rivolte all’attrazione di forza lavoro qualificata. L’Italia, invece, si posiziona molto più indietro, frenata da stipendi stagnanti e da un potere d’acquisto indebolito.

Perché conviene trasferirsi: lavoro, tasse e qualità della vita
Nei Paesi presenti ai vertici della classifica non è solo lo stipendio a fare la differenza. Anche il costo dei servizi, l’efficienza del welfare e la capacità di garantire equilibrio tra lavoro e tempo libero pesano nella scelta di chi decide di trasferirsi. In nazioni come Svizzera e Islanda, per esempio, il salario medio consente non solo di coprire le spese quotidiane, ma anche di risparmiare e investire, cosa sempre più difficile in Italia.
Molti lavoratori italiani che scelgono di partire trovano inoltre ambienti lavorativi più meritocratici e contratti più trasparenti. Alcune di queste mete offrono incentivi fiscali ai nuovi residenti, percorsi professionali rapidi e una domanda alta di profili qualificati. Un quadro che rende evidente perché tanti guardino oltreconfine quando pensano al proprio futuro lavorativo.
