Colle Fiorito, dopo 22 anni arriva la svolta: partono i lavori che cambieranno il quartiere per sempre

Colle Fiorito, dopo 22 anni arriva la svolta: partono i lavori che cambieranno il quartiere per sempre

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Un’opera attesa da oltre due decenni diventa finalmente realtà: Roma avvia interventi da 2,8 milioni per trasformare un piano di zona rimasto incompiuto dal 2003.

Ci sono quartieri che nascono già vecchi, costruiti a metà, sospesi tra promesse urbanistiche e realtà quotidiane fatta di strade mancanti, marciapiedi inesistenti e servizi mai arrivati. Colle Fiorito, il B48 approvato nel lontano 2003, è uno di quelli. Per anni i residenti hanno convissuto con edifici nuovi ma circondati da un contesto rimasto allo stato grezzo, un quartiere che non è mai diventato davvero tale. Ora, dopo oltre vent’anni, qualcosa si muove: la giunta capitolina ha dato via libera a un pacchetto di interventi che segna un punto di svolta.

Il progetto, inserito nel piano di recupero dei piani di zona incompleti, mette finalmente mano a criticità storiche. E lo fa con un investimento importante, pari a 2,8 milioni di euro, parte del grande fondo da 100 milioni che Roma Capitale ha dedicato alla rinascita delle aree abitative rimaste bloccate tra carte e cantieri mai conclusi. Per Colle Fiorito si tratta del primo vero passo verso una normalità urbanistica attesa da generazioni.

Cosa prevede il piano: gli interventi che trasformeranno il quartiere

La delibera approvata giovedì 27 novembre su proposta dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia avvia una serie di opere essenziali. Dopo decenni in cui gli edifici sono nati prima delle infrastrutture, ora si parte dalla base: verrà realizzata la vasca di laminazione ovest, fondamentale per la gestione delle acque piovane e per la sicurezza idraulica dell’area. Sarà costruita anche una nuova rotatoria all’ingresso da via de La Storta, punto critico da sempre, e verrà completata la connessione idraulica con la vasca est, opera a carico del Consorzio Santa Rufina.

Nei mesi successivi, il quartiere vedrà finalmente prendere forma ciò che oggi manca completamente: parcheggi adeguati, caditoie, marciapiedi, segnaletica stradale e nuove aree verdi. Interventi primari, ma indispensabili per dare a Colle Fiorito l’identità che finora non ha mai avuto. Tutto sarà realizzato con materiali ecologici e soluzioni progettuali pensate per ridurre i costi di manutenzione nel tempo: un approccio nuovo che guarda a funzionalità e sostenibilità.

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La promessa della città: “È l’inizio della trasformazione”

Veloccia parla apertamente di “rivoluzione”, ricordando come, in questi anni, siano stati triplicati i piani di zona trasformabili e come il piano per le opere pubbliche approvato poco più di un anno fa stia iniziando a dare risultati tangibili. Colle Fiorito è uno dei simboli di questo percorso: un quartiere mai completato, rimasto sospeso tra attese e disagi, che ora vede arrivare strumenti concreti per la sua rinascita.

Il messaggio è chiaro: dopo anni di ritardi, rimpalli e opere lasciate a metà, Roma prova a ricucire le fratture di un passato fatto di piani edilizi nati per offrire casa a prezzi accessibili ma diventati, spesso, territori incompleti e isolati. L’avvio dei lavori rappresenta un passo che i residenti aspettavano da troppo tempo. E questa volta, promette l’amministrazione, non sarà un altro annuncio destinato a svanire: Colle Fiorito è pronto a diventare, finalmente, un quartiere vero.