Patente, dal 2026 cambia tutto: le nuove regole da seguire | Per gli automobilisti italiani è una vera stangata
Patente-Notizialocale.it (Fonte:Freepik)
Dal 2026 il percorso per ottenere la patente subisce una trasformazione completa: aumentano i costi, si complicano gli esami e cambiano le modalità di accesso.
La riforma arriva in un momento in cui il numero di nuovi patentati è in calo e gli incidenti stradali restano ancora troppo alti. Per questo il Ministero ha deciso di intervenire su ogni fase dell’iter: dalla formazione obbligatoria alle prove pratiche, passando per una revisione delle tariffe che peserà in modo significativo sui portafogli delle famiglie. La parola d’ordine è una sola: alzare il livello di preparazione di chi si mette al volante, anche a costo di allungare tempi e aumentare i costi.
Secondo quanto trapela, l’obiettivo è chiaro: rendere l’esame più selettivo e impedire che la patente diventi un semplice adempimento burocratico. Il nuovo impianto punta a creare automobilisti più consapevoli, ma nel concreto comporterà un aumento di spese, lezioni e adempimenti che renderanno il percorso più impegnativo.
Esame più difficile e nuove prove: cosa cambia davvero dal 2026
La prima grande novità riguarda l’esame teorico. La banca dati delle domande verrà ampliata con centinaia di nuovi quesiti, molti dei quali legati alle tecnologie di bordo, ai sistemi di assistenza alla guida e ai rischi connessi all’uso di smartphone, navigatori e infotainment. Le domande saranno più complesse, con scenari descritti in modo dettagliato e risposte meno intuitive. Inoltre, il tempo per completare il test sarà ridotto, obbligando i candidati a una preparazione più solida e meno “scolastica”.
Cambia anche la prova pratica. Oltre alla guida su strada, verranno introdotti moduli obbligatori in aree attrezzate, dedicati alle manovre di emergenza, ai frenaggi improvvisi e alle simulazioni di rischio. Sarà inoltre richiesto di dimostrare la capacità di utilizzare correttamente i sistemi di sicurezza del veicolo, dai sensori di parcheggio agli ADAS di ultima generazione. Non basterà più saper guidare: bisognerà dimostrare di saper gestire situazioni critiche, come accade già in molti Paesi del Nord Europa.

La stangata sui costi: iscrizioni più care e scadenze più rigide
Il capitolo economico è quello che fa più discutere. Dal 2026 aumenteranno le tariffe sia per l’esame teorico che per quello pratico, insieme ai costi amministrativi e alle spese legate ai rinnovi in caso di bocciatura. Le autoscuole avranno inoltre l’obbligo di seguire un nuovo programma formativo, più lungo e articolato, con un numero maggiore di lezioni obbligatorie che incideranno sul costo finale della patente. Le stime parlano di un aumento medio tra il 15% e il 25% rispetto ai prezzi attuali.
A tutto questo si aggiunge un irrigidimento delle scadenze: chi non supera l’esame teorico avrà un numero limitato di tentativi e tempi più stretti per ripresentarsi, pena la necessità di rifare l’intera iscrizione. Lo stesso varrà per la prova pratica. Una bocciatura rischia quindi di costare molto di più, sia in termini economici che di tempi per ottenere il documento.
La riforma, nelle intenzioni, punta a migliorare la sicurezza sulle strade. Ma per migliaia di aspiranti automobilisti il 2026 sarà ricordato come l’anno in cui prendere la patente è diventato più lungo, più difficile e soprattutto più costoso.
