Tivoli, escursionista e il suo cane bloccati sul Monte Gennaro: salvati dai Vigili del Fuoco

Intervento decisivo dei Vigili del Fuoco domenica 30 novembre sul Monte Gennaro. Recuperati sani e salvi un giovane e il suo cane dopo aver perso l’orientamento.

Vigili del Fuoco

Vigili del Fuoco (Wiki) - NotiziaLocale

Una domenica di escursione che poteva trasformarsi in tragedia si è conclusa con un lieto fine grazie al tempestivo intervento dei soccorritori. Domenica 30 novembre, le squadre dei Vigili del Fuoco sono state impegnate in una complessa operazione di recupero sul Monte Gennaro, la seconda vetta più alta dei Monti Lucretili, che sovrasta l’area di Tivoli e Marcellina. I protagonisti della disavventura sono stati un giovane ragazzo e il suo cane, rimasti bloccati in una zona impervia e non più in grado di fare ritorno a valle autonomamente.

L’episodio evidenzia ancora una volta l’importanza della preparazione e della prudenza quando si affrontano sentieri montani, specialmente in un periodo dell’anno in cui le ore di luce diminuiscono drasticamente e le condizioni meteorologiche possono mutare con estrema rapidità. Fortunatamente, la macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione, garantendo l’incolumità di entrambi i dispersi.

L’allarme e la mobilitazione dei soccorsi

Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio di domenica, quando la Sala Operativa del Comando dei Vigili del Fuoco ha ricevuto una richiesta di aiuto. Il giovane escursionista, resosi conto di aver perso l’orientamento e di trovarsi in una posizione precaria lungo i versanti del Monte Gennaro, ha avuto la prontezza di spirito di chiamare il Numero Unico per le Emergenze (NUE 112) prima che la batteria del cellulare si esaurisse o che il segnale venisse meno.

La zona del Monte Gennaro è nota agli esperti per la sua bellezza naturalistica, ma anche per la presenza di sentieri che possono diventare insidiosi, caratterizzati da fitta vegetazione e passaggi scoscesi. Con il calare del sole e l’abbassamento delle temperature tipico della fine di novembre, la situazione rischiava di diventare critica per il ragazzo e per il suo animale domestico. Immediata è stata la risposta della macchina dei soccorsi: sono state inviate sul posto le squadre di terra dei Vigili del Fuoco, supportate da personale specializzato in tecniche di orientamento e recupero in ambiente montano. La priorità assoluta era localizzare con precisione la posizione dei due dispersi per raggiungerli nel minor tempo possibile.

Le operazioni di recupero in zona impervia

Le operazioni di ricerca si sono rivelate tutt’altro che semplici a causa della morfologia del territorio. I Vigili del Fuoco, equipaggiati con attrezzature idonee per l’ambiente ostile, hanno dovuto farsi strada attraverso la vegetazione e risalire pendii scoscesi. L’utilizzo delle coordinate GPS fornite dal dispositivo mobile del ragazzo è stato fondamentale per restringere l’area di ricerca, permettendo alle squadre di dirigersi quasi a colpo sicuro verso il punto in cui i due erano rimasti bloccati.

Dopo un’attenta perlustrazione, i soccorritori hanno individuato il giovane e il cane. Entrambi si trovavano in una zona particolarmente difficile da raggiungere, spaventati e infreddoliti, ma fortunatamente in buone condizioni di salute generali. Non si registravano ferite evidenti, se non lo stato di comprensibile shock dovuto alla paura di trascorrere la notte all’addiaccio. Il cane, fedele compagno di escursione, non aveva mai abbandonato il padrone, rimanendo al suo fianco in attesa dell’arrivo degli aiuti. I Vigili del Fuoco hanno provveduto immediatamente a mettere in sicurezza entrambi, fornendo prima assistenza e rassicurandoli.

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Il rientro in sicurezza e le raccomandazioni

Una volta stabilizzato il contatto e verificate le condizioni fisiche, è iniziata la fase di discesa verso valle. I Vigili del Fuoco hanno scortato il ragazzo e il cane lungo il sentiero, assistendoli nei passaggi più complessi per evitare ulteriori incidenti. L’operazione si è conclusa con successo quando il gruppo ha raggiunto i mezzi di soccorso parcheggiati alla base del monte, dove il giovane ha potuto tirare un sospiro di sollievo e ringraziare gli uomini che gli avevano prestato soccorso.

Questo evento riaccende i riflettori sulla sicurezza in montagna. Le autorità e gli esperti del soccorso alpino ricordano costantemente che, anche su vette considerate “familiari” come quelle dei Lucretili, non bisogna mai sottovalutare i rischi. È fondamentale pianificare il percorso, calcolare bene i tempi di percorrenza per non farsi sorprendere dal buio, indossare abbigliamento adeguato e portare con sé dispositivi carichi e, se possibile, batterie di riserva. La vicenda di domenica 30 novembre si è conclusa nel migliore dei modi grazie alla professionalità dei Vigili del Fuoco, ma serve da monito per tutti gli appassionati di trekking: la montagna va rispettata, sempre.