Premio Roma Vino 2025: la Tuscia trionfa con due realtà d’eccellenza come Cotarella e Stefanoni
Annunciati i vincitori del Premio Roma Vino 2025. Grande affermazione per l’enologia viterbese con i riconoscimenti alle cantine Famiglia Cotarella e Stefanoni.
Vino (Pexels) - NotiziaLocale
L’inizio di dicembre 2025 segna un momento cruciale per il panorama vitivinicolo del Lazio e, in particolare, per il territorio della provincia di Viterbo. Sono stati infatti ufficializzati i risultati del prestigioso Premio Roma Vino 2025, un appuntamento che annualmente celebra le eccellenze enologiche del territorio. L’edizione di quest’anno ha visto l’assegnazione di importanti riconoscimenti che confermano la vitalità e la qualità delle produzioni regionali, con un accento particolare sulle realtà produttive della Tuscia, emerse come vere e proprie protagoniste della competizione.
Le notizie diffuse nelle ultime ore delineano un quadro di grande soddisfazione per il comparto agricolo e vinicolo locale, evidenziando come il lavoro svolto dalle cantine stia portando a risultati di alto profilo, capaci di imporsi all’attenzione della critica e degli esperti del settore in un contesto competitivo di rilievo come quello del concorso romano.
L’enologia della Tuscia protagonista assoluta
Uno dei dati più rilevanti emersi dalla lista dei vincitori del Premio Roma Vino 2025 è la centralità assunta dalla zona del viterbese. Come riportato dalle cronache locali e di settore, la Tuscia continua ad essere protagonista indiscussa nel campo dell’enologia. Questo risultato non appare come un caso isolato, ma piuttosto come la conferma di un percorso di crescita qualitativa che sta caratterizzando l’intero territorio.
Il successo registrato nell’edizione 2025 ribadisce la vocazione di quest’area del Lazio alla produzione di vini di alta gamma. L’attenzione mediatica si è concentrata sul fatto che il territorio a nord di Roma non svolge più un ruolo di comparsa, ma si afferma come un attore principale capace di competere ai massimi livelli. La narrazione che accompagna questi premi sottolinea come l’identità vinicola della Tuscia sia ormai consolidata, grazie a un mix di tradizione e innovazione che trova riscontro nei giudizi delle commissioni esaminatrici.
I riconoscimenti a Famiglia Cotarella e Cantina Stefanoni
Entrando nel merito dei premiati, i riflettori sono puntati su due realtà specifiche che hanno portato in alto il nome del viterbese. Si tratta della Famiglia Cotarella e della Cantina Stefanoni. Le fonti confermano che entrambe le aziende hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale nell’ambito del Premio Roma Vino 2025, distinguendosi tra i numerosi partecipanti.
Per la Famiglia Cotarella e la Cantina Stefanoni, questi premi rappresentano un’importante attestazione del lavoro svolto in vigna e in cantina. La menzione esplicita di queste due realtà imprenditoriali evidenzia come l’eccellenza sia trasversale, toccando nomi storici e riferimenti solidi del territorio. Il riconoscimento ottenuto in questa sede non è solo un trofeo da esporre, ma funge da volano per la reputazione delle cantine stesse e, di riflesso, per l’intero movimento vinicolo della provincia di Viterbo, che vede due dei suoi ambasciatori premiati in un contesto istituzionale di grande rilievo.

Un segnale positivo per il settore vitivinicolo
La pubblicazione della lista di tutti i vincitori del premio, avvenuta nei primi giorni di dicembre, rappresenta un momento di bilancio fondamentale per l’annata enologica. Sebbene il concorso coinvolga numerose etichette, l’enfasi posta sulle cantine viterbesi suggerisce una geografia del vino laziale in cui gli equilibri qualitativi vedono il nord della regione in una posizione di forza.
L’evento del 2025 si chiude dunque con un bilancio estremamente positivo per le realtà locali menzionate. La capacità di aziende come Cotarella e Stefanoni di ottenere riconoscimenti in una vetrina come quella romana testimonia la salute del settore e la capacità dei produttori di interpretare al meglio le esigenze del mercato e il gusto degli esperti, mantenendo alto il livello della competizione e valorizzando le peculiarità dei propri vitigni e dei propri territori di origine.
