Roma Jazz Festival, doppio evento extra | Javier Girotto il 6 dicembre e Giovanni Guidi il 16 : due produzioni speciali verso il Natale
Auditorium parco della Musica (Sito ufficiale) - NotiziaLocale
Dal tributo a Coltrane al Cantico delle creature: due appuntamenti all’Auditorium Parco della Musica per prolungare l’edizione 2025
Il Roma Jazz Festival 2025, concluso ufficialmente il 23 novembre con il concerto della star americana Cécile McLorin Salvant, torna a sorpresa con due eventi speciali che accompagneranno il pubblico romano verso il Natale. L’Auditorium Parco della Musica ospiterà infatti due produzioni originali capaci di fondere tradizione jazzistica, spiritualità e ricerca musicale, proseguendo idealmente il percorso di una delle rassegne più importanti della scena italiana.
Le date in programma, il 6 dicembre e il 16 dicembre, vedono protagonisti due artisti di primo piano della scena contemporanea: il sassofonista argentino Javier Girotto e il pianista Giovanni Guidi. Due concerti differenti per ispirazione e atmosfere, ma accomunati dalla volontà di proporre esperienze musicali immersive, capaci di risuonare oltre il semplice ascolto e di dialogare con la dimensione simbolica del periodo natalizio.
Il 6 dicembre l’omaggio di Javier Girotto a John Coltrane con “I Love Supreme”
Il primo appuntamento, in programma sabato 6 dicembre, ha come protagonista Javier Girotto, uno dei sassofonisti e compositori più apprezzati del panorama internazionale. Insieme alla Young Art Jazz Ensemble – orchestra giovanile formata da 6 sassofoni, 4 trombe, 4 tromboni e sezione ritmica completa, diretta dal maestro Mario Corvini – Girotto presenterà in Prima Assoluta il progetto I Love Supreme, un omaggio a John Coltrane in vista del centenario della sua nascita, che ricorrerà nel 2026.
L’opera si ispira a A Love Supreme, pubblicato nel 1965 e considerato il capolavoro spirituale del sassofonista statunitense. L’album rappresenta il culmine della ricerca interiore di Coltrane, un manifesto visionario che unisce musica e tensione verso l’assoluto. Il progetto proposto al Roma Jazz Festival intende restituire proprio questa dimensione mistica, proponendo arrangiamenti originali e un percorso che mette in dialogo orchestra, suono collettivo e intensità espressiva. Per Girotto, l’omaggio non è solo un tributo tecnico, ma un viaggio nelle radici profonde della spiritualità musicale di Coltrane.
L’incontro tra giovani musicisti e un artista di fama internazionale diventa così un’occasione per esplorare un linguaggio che continua a evolversi, tenendo insieme tradizione e creatività contemporanea. Un’esibizione che promette di parlare tanto agli appassionati storici del jazz quanto al pubblico curioso di scoprire una rilettura potente e personale di uno dei capisaldi del genere.
Il 16 dicembre Giovanni Guidi in trio con la Priverno Jazz Orchestra
Il secondo appuntamento, previsto per martedì 16 dicembre, porta sul palco dell’Auditorium una nuova versione del Cantico delle creature, progetto che ha debuttato in Prima Assoluta il 9 novembre scorso all’Abbazia di Fossanova. L’iniziativa celebra gli 800 anni dalla composizione dell’opera di San Francesco d’Assisi, trasformando il testo in un viaggio musicale e spirituale attraverso sonorità contemporanee e atmosfere evocative.
Protagonista sarà il trio di Giovanni Guidi, considerato uno dei pianisti più raffinati e innovativi della sua generazione. A dialogare con il trio ci saranno i 18 elementi della Priverno Jazz Orchestra, ancora una volta sotto la direzione del maestro Mario Corvini, che firma arrangiamenti pensati per intrecciare jazz moderno, tradizione orchestrale e suggestioni sacre.
Per questa versione romana dello spettacolo, è previsto inoltre un ospite speciale: l’attore Stefano Fresi, che interpreterà il ruolo di voce recitante. La sua presenza aggiungerà una componente narrativa e teatrale al concerto, accompagnando il pubblico in un percorso che unisce musica, parola e spiritualità. Il Cantico diventa così una performance totale, capace di coinvolgere diverse forme espressive in un unico racconto.
Le due produzioni speciali confermano la volontà del Roma Jazz Festival di proseguire nel segno dell’innovazione, anche oltre la conclusione ufficiale della rassegna. Tra omaggi ai giganti del jazz, riletture contemporanee e progetti che intrecciano spiritualità, identità e ricerca musicale, dicembre promette di essere un mese ricco di appuntamenti per gli amanti del genere. Per chi cerca un’esperienza musicale intensa e carica di significato, le date del 6 e 16 dicembre rappresentano un’occasione da non perdere.
