Roma, finto carabiniere in azione | 17enne arrestato dopo la fuga: truffata anziana di 68 anni
Carabinieri (Pexels) - NotiziaLocale
Travestito da ufficiale giudiziario, un ragazzo di 17 anni ha messo a segno l’ennesima truffa del finto carabiniere a Roma: fermato dalla polizia mentre fuggiva con oltre 4 mila euro
Si è conclusa con l’arresto di un 17enne, sorpreso mentre tentava di fuggire con un bottino di oltre 4 mila euro, l’ennesimo episodio della truffa del finto carabiniere messo a segno a Roma. Il ragazzo, travestito da ufficiale giudiziario, avrebbe raggirato una donna di 68 anni dopo una telefonata ingannevole, per poi allontanarsi rapidamente con il denaro appena sottratto. A bloccarlo è stata una pattuglia della polizia di Stato del commissariato Esquilino, intervenuta in strada al termine di un breve inseguimento innescato dalla richiesta di aiuto della vittima.
L’operazione è avvenuta nella mattinata di giovedì 4 dicembre 2025 e riporta l’attenzione su un fenomeno purtroppo noto e diffuso, quello delle truffe agli anziani condotte attraverso l’uso di falsi appartenenti alle forze dell’ordine. In questo caso, a sorprendere ancora di più è l’età del presunto truffatore, appena diciassettenne, e la rapidità con cui, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe riuscito a entrare nell’abitazione, appropriarsi del denaro e tentare la fuga.
La telefonata-trappola e il finto controllo sui gioielli
Tutto ha avuto origine da una telefonata ricevuta dall’anziana, residente nel quartiere, da parte di un uomo che si è presentato come maresciallo dei carabinieri. Con tono allarmato, il sedicente militare avrebbe riferito alla donna che la sua automobile risultava coinvolta in una rapina e che la sua posizione personale doveva essere chiarita “subito” per evitare gravi conseguenze penali. Si tratta di uno schema ormai collaudato: creare ansia e paura nella vittima, facendole credere di essere in una situazione giudiziaria delicata.
Nel corso della chiamata, il finto maresciallo avrebbe proposto una sorta di “risoluzione bonaria” del problema, iniziando a fare domande insistenti su gioielli, preziosi e denaro contante custoditi in casa. Il passo successivo è stato l’annuncio dell’arrivo di un “collaboratore” incaricato di verificare la legittima provenienza dei beni elencati. Secondo quanto ricostruito, mentre la donna era ancora al telefono, alla porta si è presentato il 17enne travestito da ufficiale giudiziario, pronto a completare la truffa.
Una volta introdottosi nell’abitazione, il ragazzo avrebbe agito in pochi minuti. Approfittando dello stato di agitazione della vittima, avrebbe puntato direttamente al denaro in contanti che la donna aveva lasciato su una mensola, verosimilmente su indicazione dello stesso sedicente maresciallo al telefono. Raccolto il bottino, quantificato in oltre 4 mila euro, il falso incaricato si sarebbe allontanato rapidamente dall’appartamento.
Soltanto in quel momento la 68enne, resasi conto della dinamica e sospettando di essere stata raggirata, ha trovato la lucidità di affacciarsi alla finestra e chiedere aiuto, attirando l’attenzione e allertando il 113. La telefonata alla polizia ha dato il via all’intervento degli agenti del commissariato Esquilino.

L’inseguimento in strada, l’arresto e la misura del collocamento in comunità
Ricevuta la segnalazione, una pattuglia della polizia di Stato si è messa sulle tracce del giovane, individuato a breve distanza dall’abitazione della vittima. Ne è seguito un breve inseguimento a piedi, concluso con il blocco del 17enne in strada. Gli agenti lo hanno trovato ancora in possesso del denaro che, secondo l’accusa, sarebbe stato appena sottratto con l’inganno alla donna.
Condotto in commissariato, il ragazzo è stato formalmente arrestato per truffa aggravata. Il caso è quindi passato all’attenzione della Procura presso il Tribunale per i minorenni, competente vista l’età dell’indagato. Il gip di Roma ha convalidato l’arresto e, accogliendo la richiesta della procura, ha disposto nei confronti del 17enne la misura cautelare del collocamento in comunità, ritenuta idonea a contenere il rischio di reiterazione del reato e a fornire un contesto più controllato rispetto alla detenzione in carcere minorile.
L’episodio si inserisce nella lunga scia di truffe agli anziani che sfruttano il travestimento da carabiniere, poliziotto, funzionario o tecnico per ottenere accesso alle case e impossessarsi rapidamente di contanti e gioielli. Il copione è quasi sempre lo stesso: una telefonata allarmante, l’uso di terminologia pseudo-giuridica, la promessa di evitare guai in cambio di una collaborazione immediata, fino all’arrivo di un finto incaricato “di fiducia”.
Il caso del 17enne arrestato a Roma conferma quanto sia importante mantenere alta l’attenzione e non fidarsi di chi chiede denaro o valori a nome delle forze dell’ordine. Carabinieri e polizia ribadiscono da tempo che non esistono procedure ufficiali che prevedano il ritiro di contanti o gioielli a domicilio per risolvere presunti problemi giudiziari. In situazioni del genere, la raccomandazione è di interrompere subito la telefonata e contattare direttamente i numeri di emergenza o familiari di fiducia.
Per la 68enne rimane l’amarezza di essere finita nel mirino dei truffatori, ma anche la consapevolezza di aver reagito in tempo, contribuendo con la sua richiesta di aiuto all’individuazione del responsabile. Per gli investigatori il caso rappresenta un tassello utile per ricostruire eventuali collegamenti con altre truffe simili, mentre per la città è un ennesimo monito sulla necessità di proteggere i soggetti più vulnerabili da raggiri sempre più costruiti nei dettagli.
