Scuole nel caos, a Roma chiuse il 12 dicembre: rischio lezioni saltate | In piazza anche migliaia di studenti

Scuole nel caos, a Roma chiuse il 12 dicembre: rischio lezioni saltate | In piazza anche migliaia di studenti

Sciopero_della_scuola_-_notizialocale.it

Un nuovo sciopero generale paralizzerà nidi, scuole e servizi educativi della Capitale: personale assente, classi scoperte e manifestazioni annunciate dagli studenti medi.

Roma si prepara a un altro venerdì complicato. Il 12 dicembre, infatti, sarà una giornata ad altissimo rischio per le famiglie, con lezioni che potrebbero essere sospese e disservizi diffusi non solo nelle scuole ma anche nei nidi comunali. A fermarsi saranno diverse categorie del pubblico e del privato, dopo la proclamazione dello sciopero generale nazionale da parte della CGIL, cui ha aderito anche la FLC CGIL per tutto il comparto Istruzione e Ricerca.

Nelle ultime ore il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso una nota ufficiale indirizzata a famiglie e istituti, mentre sui siti scolastici e sulle bacheche dei Municipi sono comparsi avvisi che segnalano la possibilità di sospensioni dei servizi educativi. Una giornata, dunque, in cui chi ha figli in età scolare dovrà organizzarsi per tempo.

Scuole e nidi a rischio chiusura: cosa succederà il 12 dicembre

Le adesioni allo sciopero riguarderanno tutto il personale scolastico: docenti, amministrativi, collaboratori e dipendenti dei nidi comunali. Una mobilitazione che, come già accaduto a novembre, potrebbe portare a orari ridotti, classi non coperte, ingressi posticipati o, nei casi più critici, alla sospensione totale delle attività didattiche.

Ma non saranno solo lavoratrici e lavoratori a fermarsi. Anche la Rete degli Studenti Medi scenderà di nuovo in piazza, come già fatto il 28 novembre e il 14 novembre, quando durante una protesta davanti al ministero dell’Istruzione era stata persino bruciata una foto del ministro Valditara. Gli studenti denunciano un sistema scolastico che definiscono “inefficiente, diseguale e poco rappresentativo”, e annunciano cortei nel centro della Capitale.

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Perché si sciopera: le ragioni dietro la protesta sindacale e studentesca

Lo sciopero indetto dalla CGIL mira a esercitare pressione sul governo per modificare la manovra di bilancio 2026, ritenuta “inadeguata” a rispondere alle reali difficoltà del Paese. Il sindacato chiede il recupero del potere d’acquisto di salari e pensioni, rinnovi contrattuali più dignitosi anche nel settore della conoscenza, un deciso stop alla precarietà e investimenti strutturali in sanità, istruzione e servizi pubblici.

Al centro della protesta c’è anche la scelta dell’esecutivo Meloni di innalzare l’età pensionabile, oltre alla richiesta di una riforma fiscale finalmente equa e coerente. Per la scuola in particolare, la CGIL denuncia condizioni di lavoro che definisce “fortemente aggravate”, sostenendo che il nuovo contratto 2022-2024 certifica una perdita salariale per docenti e personale ATA. Un quadro che, secondo il sindacato, peggiora una situazione già complessa e alimenta l’esodo dei giovani professionisti dal mondo dell’insegnamento.

Con un comparto educativo che continua a mostrare fragilità strutturali, il 12 dicembre rischia di diventare una data simbolo del malessere crescente che attraversa la scuola italiana. La giornata si preannuncia quindi tesa, con piazze piene e famiglie alle prese con l’ennesima emergenza organizzativa.