Sembra un Range Rover ma costa come una Panda nuova: Dacia lancia la sfida a tutti | La nuovissima auto la vuole mezza Europa
Dacia - Notizialocale
Dacia Bigster è il SUV che sta catalizzando l’attenzione degli automobilisti europei: estetica imponente da fuoristrada di fascia alta, prezzo popolare e una filosofia progettuale che punta a ribaltare le regole del mercato tradizionale.
L’arrivo del nuovo modello segna una svolta decisiva per il marchio romeno, che da anni lavora per superare l’etichetta di “brand economico” mantenendo però la sua vocazione a offrire veicoli accessibili. Con Bigster, Dacia compie un salto in avanti evidente: un SUV di segmento C dalle proporzioni generose, lungo circa 4,6 metri, con linee squadrate e una presenza su strada che richiama immediatamente l’immaginario dei grandi fuoristrada di lusso. La percezione è quella di un SUV premium, pur con un listino che resta incredibilmente competitivo.
Il paragone con una Panda nuova non nasce dal nulla: il prezzo d’ingresso fissato da Dacia, pari a 24.800 euro, posiziona Bigster nella stessa fascia economica di molte utilitarie ben accessoriate. Questo scarto tra quello che l’occhio percepisce e ciò che realmente costa è l’elemento che sta alimentando la popolarità del modello. Il risultato è un’auto che permette di accedere all’esperienza di un grande SUV senza affrontare spese da capogiro, una proposta che risponde alle esigenze di un pubblico sempre più attento al rapporto qualità-prezzo.
Un design che cambia la percezione del brand
Il design del Bigster rappresenta uno dei punti più forti della sua identità. Le forme decise, la firma luminosa a “Y”, i passaruota muscolosi e le protezioni laterali conferiscono al modello un aspetto solido e contemporaneo. È evidente il desiderio di avvicinarsi all’estetica dei marchi premium, pur restando fedeli alla filosofia essenziale che distingue Dacia da sempre. Un equilibrio che permette al Bigster di imporsi come alternativa concreta per chi desidera un’auto grande e appariscente senza indebitarsi.
L’abitacolo segue una logica simile: molta attenzione alla funzionalità, pochi fronzoli, materiali pensati per durare e un’impostazione che punta alla massima leggibilità dei comandi. La plancia integra un quadro strumenti digitale e un display centrale fino a 10 pollici, con un’interfaccia semplice e immediata. Nonostante la politica del “senza eccessi”, è possibile scegliere dotazioni di livello superiore come tetto panoramico, portellone elettrico, climatizzazione bizona e i più recenti sistemi di assistenza alla guida. Dacia propone così un abitacolo moderno, pratico e adatto anche ai lunghi viaggi, senza rincorrere optional superflui che farebbero lievitare il prezzo finale.
Motori, consumi e tecnologie che guardano al futuro
La gamma motori del Bigster racconta chiaramente il nuovo corso del marchio, orientato alla transizione energetica e all’efficienza. Il modello propone varianti mild hybrid basate sul nuovo 1.2 turbo da 140 cavalli, disponibile anche nella versione Eco-G a doppia alimentazione benzina–GPL, una scelta che punta al risparmio e all’autonomia estesa. Per chi desidera un’alternativa più evoluta, arriva la versione full hybrid da circa 155 cavalli, con tecnologia in grado di far viaggiare l’auto spesso in modalità elettrica nelle tratte urbane. Una proposta articolata che consente di scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze, senza rinunciare a prestazioni equilibrate e costi di gestione contenuti.
Dacia non dimentica nemmeno gli amanti dell’avventura: alcune versioni del Bigster saranno disponibili con trazione integrale 4×4, pensata per affrontare terreni difficili, neve o semplicemente per offrire maggiore sicurezza in condizioni di scarsa aderenza. Anche questo elemento contribuisce a dare al modello un carattere distintivo rispetto ai SUV urbani, spesso limitati a soluzioni a due ruote motrici. L’idea è proporre un’auto davvero versatile, capace di adattarsi al quotidiano ma anche alle esigenze più dinamiche.

Perché Bigster conquista mezza Europa
L’attenzione attorno a Bigster non deriva soltanto dal prezzo o dal design, ma da un insieme di fattori che rispondono perfettamente al momento storico del mercato automobilistico. In un’epoca in cui i listini continuano a salire e l’accesso ai SUV di grandi dimensioni diventa proibitivo per molte famiglie, Dacia introduce un modello che spezza questa tendenza. Il pubblico individua nel Bigster un punto d’incontro ideale tra estetica, praticità e accessibilità economica, elementi che oggi pesano più di qualsiasi soluzione super-tecnologica.
Molti potenziali acquirenti vedono nella nuova proposta un’opportunità concreta di cambiare auto senza rinunciare allo spazio, alla sicurezza e alla comodità. Il fatto che un SUV così grande abbia un prezzo simile a quello di una citycar ben equipaggiata rappresenta un vantaggio difficile da ignorare. A questo si aggiunge la reputazione solida costruita da Dacia negli ultimi anni, basata su affidabilità, consumi contenuti e costi di manutenzione ridotti. Una combinazione che rende Bigster uno dei modelli più attesi del 2025 e uno dei più discussi nelle community dedicate alle auto.
L’interesse crescente, alimentato da recensioni, anticipazioni e confronto diretto con concorrenti più costosi, dimostra quanto il mercato sia pronto ad accogliere un SUV che unisce un look quasi “premium” a un’anima pratica e concreta. Bigster non promette lusso fine a sé stesso, ma un’esperienza d’uso solida, intuitiva e soprattutto alla portata di un pubblico molto ampio. È questo il vero punto che sta spingendo mezza Europa a considerarlo come il prossimo acquisto ideale, in un periodo storico in cui trovare un equilibrio tra desiderio e possibilità è più importante che mai.
