Tivoli, per un albero da abbattere altri 14 vengono piantati: spesi 10 mila euro
Ponte Gregoriano-Notizialocale.it
A Tivoli un intervento mirato alla sicurezza si trasforma in un’azione di riqualificazione ambientale: per abbattere un albero pericolante in zona Ponte Gregoriano il Comune investe 10 mila euro destinati anche alla messa a dimora di altri 14 nuovi esemplari.
L’abbattimento dell’albero, reso necessario dai rilievi tecnici che ne hanno evidenziato l’instabilità, non si è limitato alla semplice rimozione del tronco e delle radici. L’amministrazione comunale ha infatti scelto di collegare l’operazione a un più ampio progetto di compensazione ambientale, con l’obiettivo di migliorare la qualità del verde urbano nella zona compresa tra Parco della Pace e viale Arnaldi. Un approccio che punta a unire esigenze di sicurezza con la volontà di incrementare la presenza arborea nel tessuto cittadino, mantenendo l’equilibrio ecologico dell’area.
L’intervento è stato affidato a una ditta specializzata che si occuperà non solo delle operazioni di taglio e smaltimento, ma anche della piantumazione dei nuovi alberi, scelti tra specie compatibili con il contesto e adatte alla crescita in zone urbanizzate. La determinazione del Comune descrive un lavoro accurato, pianificato per trasformare un obbligo tecnico in un’opportunità di arricchimento ambientale, con un investimento che mira a rafforzare il patrimonio verde della città.
Dove verranno piantati i nuovi alberi e quali interventi comprende il progetto
La piantumazione dei 14 nuovi esemplari interesserà aree strategiche lungo Parco della Pace e il tratto superiore di viale Arnaldi, spazi scelti per garantire continuità con il verde esistente e migliorare l’ombreggiatura durante la stagione estiva. Le nuove piante saranno dotate di tutor, irrigazione adeguata e manutenzione iniziale per favorire l’attecchimento. La ditta incaricata dovrà inoltre occuparsi delle opere accessorie come la preparazione del terreno e la sistemazione del suolo, così da garantire un risultato duraturo. L’obiettivo è ripristinare e ampliare il verde pubblico, compensando l’abbattimento con un incremento significativo della densità vegetale nel quartiere.
Il progetto prevede anche la verifica delle condizioni del manto stradale e delle aree pedonali interessate dagli scavi, con eventuali ripristini dove necessari. L’intervento sarà svolto in più fasi per limitare i disagi e assicurare la massima sicurezza durante i lavori. La spesa complessiva di 10 mila euro copre sia il taglio dell’albero pericolante sia tutte le operazioni successive, comprese le forniture degli esemplari arborei e la loro messa a dimora. Un investimento che l’amministrazione ritiene essenziale per garantire sicurezza e valorizzazione del paesaggio urbano.

Perché un solo albero abbattuto porta alla nascita di 14 nuovi: la scelta del Comune
La decisione del Comune di Tivoli segue la linea adottata da molti enti locali che applicano criteri di compensazione ecologica: ogni abbattimento obbligato viene bilanciato con un numero maggiore di nuove piante. Questo approccio permette di salvaguardare l’equilibrio ambientale e, al tempo stesso, di migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità degli spazi pubblici. L’amministrazione spiega che il taglio dell’albero in zona Ponte Gregoriano non poteva essere evitato, poiché i tecnici avevano rilevato una condizione di potenziale pericolo per pedoni e veicoli. La scelta di piantare 14 nuovi alberi, però, vuole trasformare un intervento necessario in una azione positiva per il territorio.
Il Comune ricorda che il verde urbano non è solo un elemento estetico ma una componente fondamentale della salute cittadina: più alberi significano più ombra, meno inquinamento e un contesto più accogliente per residenti e visitatori. Per questo l’amministrazione ha scelto di investire risorse nell’ampliamento del patrimonio naturale, confermando la volontà di procedere con interventi che coniugano sicurezza pubblica e tutela ambientale. L’intervento da 10 mila euro diventa così un esempio di come un’operazione obbligata possa trasformarsi in un’occasione per rigenerare e arricchire la città, migliorando la qualità complessiva degli spazi urbani.
