IMU, c’è la possibilità per non pagarla: basta un semplice foglio di carta | Te la rimborsano subito
Scopri come non pagare l’IMU sulla seconda casa legalmente! Potrebbe bastare una semplice ricevuta. Approfondiamo le esenzioni, i requisiti e come dimostrare l’effettiva residenza per evitare l’imposta. Guida completa e aggiornata!
IMU, c’è la possibilità per non pagarla: basta un semplice foglio di carta | Te la rimborsano subito
Quando l’imu sulla seconda casa è dovuta (e quando no)
IMU sulla seconda casa: guida per capire quando si paga e quando è esente.
Fino a qualche anno fa, se dei coniugi possedevano due case, l’IMU era dovuta su uno dei due immobili, anche se rappresentava la residenza di uno dei coniugi. Nel 2022, la Corte Costituzionale, con una sentenza, ha modificato radicalmente l’interpretazione della norma, stabilendo che basta una sola ricevuta per essere in regola con l’IMU.
Questa sentenza ha segnato una svolta per le coppie sposate o unite civilmente perché, se vivono in due residenze diverse, possono godere dell’esenzione dal pagamento dell’IMU per entrambe le abitazioni. Prima della sentenza, invece, anche se la seconda casa era abitata da uno dei due coniugi, l’imposta andava pagata comunque. Questa normativa generava disparità con le coppie non sposate, e dopo la sentenza della Corte Costituzionale, in molti casi, è stato chiesto il rimborso dell’IMU indebitamente versata.
Oggi ai coniugi, così come previsto per le coppie conviventi, è riconosciuta l’esenzione per entrambe le case, a condizione che ciascun membro della coppia abbia residenza e dimora effettiva in una delle due abitazioni. Non basta spostare la residenza per avere diritto all’esenzione, ma bisogna vivere effettivamente nel secondo immobile. In questo modo, i coniugi possono beneficiare dell’esenzione dell’IMU sulla prima casa, ma anche sulla seconda, perché entrambi gli immobili sono considerati abitazione principale.
Come dimostrare il diritto all’esenzione imu
Esenzione IMU: guida pratica per dimostrare il diritto.
- La scelta del medico di base per l’indirizzo della seconda casa.
- Le bollette delle utenze domestiche che dimostrino consumi reali durante l’anno (e non solo, per esempio, durante l’estate).
Se si riesce a dimostrare, con la ricevuta delle utenze domestiche, che la casa è abitata tutti i giorni, si può ottenere l’esenzione dell’IMU sulla seconda casa. La domanda di esenzione deve essere presentata al Comune di riferimento, che provvederà a verificare i dati e le prove documentali fornite. La situazione dichiarata potrebbe essere verificata controllando i consumi idrici ed elettrici. È fondamentale quindi, conservare tutte le ricevute e documentazioni che attestino l’effettivo utilizzo dell’immobile.
In conclusione, una semplice ricevuta, se contestualizzata e supportata da altri elementi probatori, può fare la differenza nell’ottenimento dell’esenzione IMU sulla seconda casa. Verifica sempre le normative comunali e le sentenze più recenti per assicurarti di essere in regola con i pagamenti e di poter usufruire di eventuali esenzioni.
