Caos nelle scuole romane: i presidi denunciano le occupazioni scolastiche
I presidi di Roma denunciano l’indignazione per le occupazioni scolastiche che causano milioni di danni. Un appello alle istituzioni per intervenire contro le minoranze e tutelare il diritto allo studio. Scopri i dettagli.
L’Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio ha espresso una ferma indignazione di fronte al fenomeno delle occupazioni scolastiche, definito “triste e ripetitivo”, che affligge le scuole superiori della capitale. Questo comportamento, che si ripete da anni, ha provocato centinaia di migliaia di euro di danni alle strutture, senza che i responsabili siano mai stati individuati. Tale situazione non solo genera un impatto economico significativo, ma richiede anche un dispendio di energie e tempo notevole da parte dei dirigenti scolastici e dei docenti, impegnati in estenuanti trattative in condizioni di altissimo stress. È un’anomalia tipicamente italiana, con Roma in prima linea, che mette a dura prova la resilienza del sistema educativo.
L’assedio delle minoranze e l’impegno vanificato
L’assedio delle minoranze rende vano ogni tentativo di inclusione.
Il cuore del problema risiede nel fatto che “sono infatti sempre in pochi a impedire il diritto allo studio della maggior parte degli studenti”, creando spesso evidenti spaccature all’interno delle stesse comunità scolastiche. I presidi sottolineano come, nonostante la loro disponibilità all’ascolto e la prontezza a definire spazi e modalità per la partecipazione studentesca, nel rispetto della normativa, la situazione non migliori. Da anni, infatti, l’Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio chiede, inascoltata, un intervento risolutivo delle autorità competenti. L’obiettivo è chiaro: individuare le esigue minoranze che, con le loro azioni, ledono gravemente i diritti della stragrande maggioranza degli studenti desiderosi di seguire le lezioni e vivere un ambiente scolastico sereno e produttivo.
Il caos delle occupazioni: urge intervento delle autorità
Il caos delle occupazioni: urge un intervento risolutivo delle autorità.
Le occupazioni generano un contesto di “illegalità diffusa, di confusione incontenibile e di totale irresponsabilità”. Questo ambiente, spesso caotico, è ulteriormente complicato dalla possibile presenza di infiltrati esterni, rendendo ancora più urgente un’azione decisa. Cristina Costarelli, presidente ANP Lazio, e Mario Rusconi, presidente ANP Roma, evidenziano la necessità di intervenire per “impedire lo scempio del vivere civile” che dovrebbe caratterizzare ogni istituzione scolastica. Paradossalmente, un intervento delle autorità sarebbe anche a tutela stessa degli occupanti, spesso manipolati o esposti a rischi in contesti non controllati. La richiesta è chiara: le istituzioni devono agire per ripristinare la legalità e la serenità nelle scuole romane, proteggendo il diritto allo studio di tutti gli studenti.
