Svolta Hi-Tech a Roma | Rome Technopole, via ai lavori: cosa accadrà ora?
Il Rome Technopole non è più un sogno. A Pietralata posata la prima pietra dell’hub hi-tech da 2300 mq. Scopri il futuro tra farmaceutica e aerospaziale.
Il Rome Technopole non è più un sogno. A Pietralata posata la prima pietra dell’hub hi-tech da 2300 mq. Scopri il futuro tra farmaceutica e aerospaziale.
A Pietralata, il quartier generale del Rome Technopole è passato dalla carta alla realtà. Questa mattina è stata posata la prima pietra, un evento che segna l’inizio ufficiale dei lavori di costruzione. Si stima che l’opera, destinata a diventare un fulcro dell’innovazione, sarà completata in circa un anno, trasformando un’area strategica di Roma in un polo tecnologico all’avanguardia.
Questo traguardo è il risultato di un’intensa fase di preparazione e collaborazione. L’iniziativa vede insieme università pubbliche e private, importanti centri di ricerca e l’associazione degli industriali Unindustria. L’obiettivo comune è ambizioso: creare una solida infrastruttura basata sulla conoscenza, capace di supportare concretamente le imprese italiane e internazionali. Il progetto è già operativo in diverse sue fasi, grazie anche ai significativi finanziamenti del MIUR e al pieno supporto di tutte le istituzioni coinvolte.
Il contributo di istituzioni e finanziamenti
Istituzioni e finanziamenti: pilastri fondamentali per lo sviluppo e l’innovazione.
La realizzazione del Rome Technopole è stata resa possibile grazie a un impegno congiunto e significativo da parte delle istituzioni locali e nazionali. La città di Roma Capitale ha giocato un ruolo cruciale, mettendo a disposizione il terreno necessario a Pietralata. Questa concessione, gratuita e della durata di ben 99 anni, garantisce una base solida e a lungo termine per il progetto, evidenziando la visione strategica della capitale nel promuovere l’innovazione.
Anche la Regione Lazio ha fornito un contributo sostanziale, destinando sei milioni di euro all’iniziativa. Questi fondi rientrano nei complessivi undici milioni di euro legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un chiaro segnale dell’importanza attribuita al Technopole nell’ambito delle strategie di rilancio e sviluppo del paese. La sinergia tra enti locali e fondi europei dimostra un approccio integrato per massimizzare l’impatto del progetto.
Il futuro hub si estenderà su una superficie di 2.300 metri quadrati, distribuiti su tre piani. Questa vasta area sarà dedicata principalmente a due settori strategici e ad alto potenziale: il farmaceutico e l’aerospaziale. La scelta di queste vocazioni specifiche mira a concentrare le risorse e le competenze, creando un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, capace di attrarre talenti e investimenti in ambiti chiave per l’economia futura.
Le voci dei protagonisti e il futuro del polo
Le voci dei protagonisti si uniscono per plasmare il futuro del polo.
L’importanza di questa giornata è stata sottolineata dalla presenza e dalle dichiarazioni di numerosi esponenti chiave. Nel servizio curato da Lazzaro Pappagallo, sono state raccolte le voci di figure istituzionali e industriali che hanno condiviso la loro visione e il loro entusiasmo per il Rome Technopole. Tra gli intervistati figurano Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria, che ha evidenziato il ruolo del Technopole nel connettere ricerca e industria, e Antonella Polimeni, presidente del Rome Technopole, che ha illustrato gli obiettivi scientifici e didattici dell’iniziativa.
Hanno preso la parola anche Sabrina Saccomandi, direttrice generale, che ha fornito dettagli sulla gestione operativa, e le massime cariche istituzionali: il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Le loro dichiarazioni hanno ribadito il pieno sostegno politico e amministrativo al progetto, sottolineando come il Technopole rappresenti un’opportunità unica per il rilancio economico e sociale del territorio.
La posa della prima pietra, dunque, non è un semplice atto formale, ma un simbolo potente. Rappresenta l’avvio concreto di un’iniziativa che mira a posizionare Roma e l’Italia all’avanguardia nell’innovazione tecnologica. Il Rome Technopole è destinato a diventare un punto di riferimento per la ricerca avanzata, lo sviluppo industriale e la formazione di nuove generazioni di professionisti, catalizzando nuove opportunità di crescita e consolidando il ruolo della capitale come centro nevralgico per il futuro hi-tech.
