UFFICIALE FISCO: La Rottamazione Quinquies 2026 elimina questi debiti: Ecco cosa devi sapere subito
La Rottamazione Quinquies 2026 rivoluziona le cartelle di pagamento. Scopri come eliminare sanzioni e interessi su multe e tributi locali entro il 2026.
Quali cartelle si possono definire e come presentare domanda
Cartelle: definizioni e come presentare la domanda.
Non tutte le cartelle di pagamento rientrano nell’ambito di questa definizione. La Rottamazione Quinquies 2026 copre diverse categorie di debiti. Tra le cartelle ammesse figurano quelle relative a imposte dichiarate ma non versate (IRPEF, IRES, IVA, ecc.), somme derivanti da controlli automatici e formali, contributi previdenziali e assistenziali INPS già iscritti a ruolo e tributi comunali riscossi tramite ADER (IMU, TARI, TASI). Per le multe stradali, è possibile definire solo la parte relativa agli interessi di mora e alle maggiorazioni semestrali del 10%, mentre la sanzione principale rimane dovuta. Al contrario, alcune categorie sono escluse, come le somme non ancora affidate ad ADER, i recuperi di aiuti di Stato illegittimi, i dazi doganali e le risorse UE, le sanzioni penali tributarie e le cartelle già saldate integralmente in precedenti rottamazioni. Tuttavia, i carichi oggetto di definizioni non perfezionate possono essere ripresentati.
La procedura di domanda è interamente online. I contribuenti devono inviare la richiesta tramite il portale dell’Agenzia Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2026. Il modulo richiede l’indicazione delle cartelle di pagamento o avvisi che si intendono rottamare, la scelta tra pagamento in unica soluzione o rateale e la dichiarazione di eventuali ricorsi pendenti, con l’impegno a rinunciarvi una volta perfezionata la definizione. ADER risponderà entro il 30 giugno 2026, comunicando l’importo totale da versare e il piano rateale. I pagamenti possono avvenire in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026, o tramite un piano rateale speciale fino a 54 rate bimestrali, ovvero 9 anni. Sugli importi successivi alla prima rata, a partire dal 1° agosto 2026, matureranno interessi al 4% annuo. I metodi di pagamento includono bollettini precompilati, domiciliazione bancaria o pagamento online. Questa rateazione è particolarmente flessibile, operando secondo una disciplina autonoma anziché le regole ordinarie.
Effetti della rottamazione e gestione dei tributi locali
Effetti della rottamazione sulla gestione e riscossione dei tributi locali.
La presentazione della domanda di Rottamazione Quinquies 2026 produce effetti immediati e significativi. Tutte le azioni esecutive già avviate da ADER, come fermi amministrativi, pignoramenti e ipoteche, vengono sospese. Allo stesso modo, i termini di prescrizione e decadenza sono fermati. Inoltre, il contribuente non è più considerato inadempiente ai fini dell’ottenimento del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) o della partecipazione a gare d’appalto pubbliche. Se un ricorso legale è in corso contro una cartella di pagamento, il giudizio viene sospeso. La definizione si perfeziona con il pagamento della prima rata, portando il giudice a dichiarare l’estinzione del processo. Al contrario, il mancato pagamento comporta l’immediata cessazione della sospensione e la ripresa del procedimento legale.
È fondamentale comprendere le conseguenze del mancato rispetto delle condizioni. La definizione decade automaticamente se una rata o l’unica soluzione non viene versata entro i termini stabiliti. Questo significa che tutti i benefici associati, inclusa l’eliminazione di sanzioni e interessi, vengono irrimediabilmente persi. I versamenti già effettuati saranno considerati validi acconti, ma ADER riprenderà la riscossione coattiva del debito residuo attraverso fermi, ipoteche o pignoramenti. Non sono previsti termini di grazia né possibilità di “ravvedimento operoso” in questo contesto, evidenziando l’importanza di attenersi scrupolosamente al piano di pagamento.
Oltre all’ambito nazionale, l’articolo 24 introduce una disposizione significativa che consente a Regioni e Comuni di approvare proprie procedure di sanatoria per i debiti locali, incluse le cartelle di pagamento comunali. Ogni ente locale può, attraverso un regolamento specifico, ridurre o annullare sanzioni e interessi su tributi locali come IMU, TARI, TASI, imposta di soggiorno o COSAP. Questa autonomia si estende all’inclusione di entrate patrimoniali (rette, canoni, affitti comunali). Possono stabilire termini di adesione non inferiori a 60 giorni dalla pubblicazione sui rispettivi siti web. Tali regolamenti diventano efficaci immediatamente con la pubblicazione, senza richiedere l’approvazione ministeriale, garantendo così agli enti locali piena autonomia nella gestione delle proprie cartelle esattoriali locali. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze riceverà solo una copia a fini informativi.
